di Giorgio Nisini
Margherita era stata una specie di “calamita dell’attenzione”, aveva ridato di colpo densità alle cose presenti, consentendomi di attraversare la fase finale della mia adolescenza senza perdere definitivamente il contatto con la realtà.
Non ricordo quando l’avevo vista la prima volta, forse l’inverno precedente, a una delle riunioni del collettivo studentesco, o forse fuori la sua classe durante una pausa di ricreazione, comunque con largo anticipo rispetto...