di Antonio Sparzani
“Poiché lo stile non è certo qualcosa di limitato all’architettura o all’arte plastica, lo stile è qualcosa che penetra
in ugual misura tutte le espressioni vitali di un’epoca. Sarebbe assurdo considerare l’artista un essere d’eccezione,
uno che conduce quasi una vita appartata, nell’ambito dello stile ch’egli crea, mentre gli altri ne restano esclusi”
Non c’è dubbio che i venticinque anni che aprono il secolo XX° possono ben venir ripercorsi e...
di Alfredo Zucchi
Facciamo una cosa diversa, cominciamo dalla fine. Dichiariamo solennemente:
Il fantastico non è un genere letterario ma un modello trascendentale, la cui funzione specifica è porre senza sosta la domanda: cos’è il reale?
In un mondo ordinato quest’affermazione sarebbe arrivata in chiusa, in seguito a una lunga e serrata argomentazione; inoltre sarebbe stata pronunciata (al netto della nota cacofonia lessicale del discorso filosofico) dal vecchio cieco Borges (già vecchio...
Black Mirror, o della memoria
di
Paolo Valoppi
Ho cominciato a vedere Black Mirror con due anni di ritardo. In Inghilterra era stato trasmesso per la prima volta il 4 dicembre 2011, in Italia il 10 ottobre 2012. Io l’ho scoperto nel 2013, lo stesso anno in cui Robert Downey Jr opzionava uno degli episodi della serie – The entire history of you – per produrne un thriller di fantascienza.
Ogni puntata di...
Tlön, Babele, Borges
di
Carlo Cenini
Nel celebre racconto di Borges La biblioteca di Babele, contenuto nella raccolta Finzioni, viene descritta una biblioteca forse infinita nella quale vengono esaurite tutte le possibili combinazioni di lettere, tutti i possibili linguaggi, tutte le possibili storie. In quella biblioteca sono contenute anche le parole che state leggendo in questo momento. La biblioteca è descritta da un bibliotecario che vi abita, e che nel descrivere i...
di Davide Orecchio
La scrittrice Silvina Ocampo, compagna di Bioy Casares e amica di Borges (sebbene da lui, a torto, non del tutto stimata), in un giorno della sua vecchiaia prese in mano un libro di racconti e leggendolo se ne innamorò. A un signore che passava di lì, un vecchio amico che Silvina non aveva riconosciuto, proponendo di declamargliene un brano chiese:
"Conosci questo libro? È bellissimo. Mi piacerebbe sapere...
di Davide Orecchio
Nel 1967-68 Jorge Louis Borges tenne un ciclo di sei lezioni sulla letteratura all'Università di Harvard. Siamo nell'ambito delle Norton Lectures, che hanno ospitato dal 1925 a oggi letture prestigiose (le Lezioni americane di Italo Calvino nascono lì). Quanto espose lo scrittore argentino (quasi del tutto cieco, senza ricorrere a note scritte) è diventato anche un libro, pubblicato in Italia da Mondadori (L'invenzione della poesia).
Ora, grazie a UbuWeb...
di Gianni Biondillo
Lars Gustafsson, Le bianche braccia della signora Sorgedhal, 231 pag., Iperborea, trad. Carmen Giorgetti Cima
La signora Sorgedahl “veniva da quella parte della Svizzera dove si parla italiano”, aveva la pelle chiara e i capelli rossi. E il doppio degli anni del gruppo di adolescenti che, nei pomeriggi dopo la scuola, andava a trovarla a casa, per ascoltare musica classica e discutere di filosofia. Moglie di un noioso...
di Giuseppe Zucco
Se negli ultimi tempi, al culmine del più classico percorso di pellegrinaggio, non solo avete consumato le ginocchia sul marmo delle cattedrali di 2666 (Adelphi, 2009) e Detective selvaggi (Sellerio, 2003), e avete inclinato il capo penitente dentro il santuario di Stella distante (Sellerio, 1999) e La letteratura nazista in America (Sellerio, 1998), e avete sgranato il respiro davanti al tempio incompiuto e auto-saccheggiato de Il terzo...
di Orsola Puecher la frale carta velina dei petali – il freddo vetroso e molato dei minerali lucente fra le labbra – la sferica delicatezza delle perle – il viscido vibrante di bolle globulose sulla lingua – di squame di pelle rettile – a premere per l’urgenza di uscirsene– sono le parole...
di Massimo Rizzante
Eravamo agli inizi della decade scorsa. In Italia quasi nessuno si era accorto di Bolaño, sebbene molti suoi libri fossero stati pubblicati da Sellerio. In Spagna e in Francia l'autore era già molto noto. Nella primavera del 2007 «Nuova prosa» (46), diretta da Luigi Grazioli, pubblicò un volume dedicato alla nuova narrativa latinoamericana. Oltre a Bolaño (di cui si presentava lo scritto postato qui sotto e che...
di Antonio Sparzani
«Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio…» Le parole contenute nelle grandi opere spesso assumono vita propria e di quella vivono da quel momento in poi. Si può giocare a costruire delle catene di queste parole ognuna infilata in un qualche senso dentro la precedente e ottenere così delle file di immagini collegate solo da un tenue filo di associazioni. A questo gioco, ancorché...
di Antonio Sparzani
In un post di qualche tempo fa dicevo del grande fraintendimento che ha infiltrato la cultura del Novecento in seguito agli scritti (e alla vasta pubblicità data loro) di Einstein del 1905 e del 1916, a proposito della sua teoria della relatività. Ricordavo come la ricerca di Einstein si potesse invece caratterizzare come una ricerca di assoluto, con buona pace di tutte le accuse di relativismo e...
di Antonio Sparzani
Parlando della presa del pensiero sulla realtà, spero di avervi convinto almeno di una cosa, che per superare, risolvere, capire davvero quello che sembra un paradosso, occorre andargli dentro e spiegarlo con le sue stesse armi: nel caso della storia di Achille e della tartaruga, non basta cioè l’osservazione sperimentale del fatto che voi – ancorché non siate il Piè Veloce – raggiungete facilmente, se volete,...
di Leonardo Colombati
5.
Il rischio dell’allegoria
Quando leggiamo la storia per la prima volta, è come se aprissimo un romanzo intonso.
Nel 1751, all’età di quattordici anni, Edward Gibbon entrò nella biblioteca scolastica e gli capitò sottomano un volume della storia romana di Echard in cui venivano narrate le vicende dell’Impero dopo la caduta di Costantino. Mentre leggeva della traversata del Danubio da parte dei Goti, la campana del pranzo lo costrinse...
di Nadia Agustoni
“SEMPRE SOFFIAVA il vento e sempre faceva buio
e sempre la voce lontana arrivava ai suoi orecchi: “una
vita intera”… “una vita intera…”.
Sul muro di fronte le ombre degli alberi danzavano come
su uno schermo.”
Odisseas Elitis; Diario di un invisibile aprile
L’estate è finita. Sul tavolo c’è un accumulo di libri e riviste. In Diario n. 14/15 leggo un racconto di Tom McCarthy su Patricia Hearst “la ragazza che rappresenta l’America”....
di Sergio Garufi
Andiamo per ordine: la copertina è molto bella. C'è una foto in bianco e nero, di Carlos Goldin, che ritrae il dettaglio di una mano anziana, di quelle che la pelle sembra carta velina tanto è sottile e impalpabile. E' una mano che stringe il manico di un bastone di legno nodoso e irregolare; lo stesso che accompagnava il grande poeta cieco nei suoi viaggi per il...