di Rinaldo Censi
Ciò che colpisce a prima vista, ciò che emerge dai film di John Gianvito, prende piede quasi inconsciamente: possiede qualcosa di anodino e insieme cruciale. Si tratta di una certa "gattità". Numerosi i gatti all'interno dei suoi film. Tanto che ci chiediamo se non ci sia qualcosa di felino nel suo fare cinema. Un gatto alla finestra, un gatto che buca l'inquadratura con il suo passo sonnolento...