tre poesie rivisitate
di
Philippe Denis
traduzione Jean-Charles Vegliante
Al momento quasi, è registrabile.
Poi si incespica in più parole del
necessario per sgusciare l’istante
che si scioglie nella durata.
Siamo entrati nel ribollimento.
*
Quando si è sul cammino, non
si vede che si è sul cammino
e,
il cammino non se ne accorge.
Per assicurarmene io torno sui
miei passi.
*
Checché se ne dica, non sarò io –
cultore di truismi – a promuovere
la parola “avvenire” sotto una
mano di futuro.
Non voglio rendere un riflesso
contabile...
Esilii 1
di
Antonella Anedda
Pieno il mare di esuli; gli scogli coperti di sangue
Tacito Historiae
Oggi penso ai due dei tanti morti affogati
a pochi metri da queste coste soleggiate
trovati sotto lo scafo, stretti, abbracciati.
Mi chiedo se sulle ossa crescerà il corallo
e cosa ne sarà del sangue dentro...
Composizione
di Luigi Cinque
Kostro, Ungà, e bisbidis
di
Jean Charles Vegliante
Quivi babbuini,
Romei, peregrini,
Giudei, saracini,
Vedrai capitare.
(Immanu’el ben Shelomoh, Bisbidis, post 1313)
Quale, ammesso che ci debba proprio essere, il vero luogo della poesia? A parte quello mentale, delle “chiare, fresche et dolci acque” liriche (tra l’altro, probabili onde di un fiumiciattolo straniero, La Sorgue) da sempre straniato, e in realtà di “gnessulógo” reale financo nel piccolo paese del neologico scrivente (Zanzotto): ciò sia...
NOTE
La poesia è contenuta nella raccolta Historiae, Einaudi Editore 2018. La traduzione fa parte del dossier, Anthologie permanente. Antonella Anedda, a cura di Jean-Charles Vegliante