di Pasquale Vitagliano Svevo, Joyce: un’amicizia geniale è il racconto di questa relazione. Enrico Terrinoni ricostruisce l’inedita amicizia tra questi due “mostri” della Letteratura del Novecento.
di Andrea Carloni Il masochista non possiede tratto più distintivo del proprio feticismo, ossia la riproposizione reiterata di un’immagine erotica sospesa e incancellabile (che sia una pelliccia, una scarpa o un piede...) che sia espressione di quel discorso in noi latente su ciò che, di contro, tutto cancella e niente sospende: la morte.
di Giuliano Mesa Ascoltare, domandare. Nell’ascoltare Beckett si ascolta il suo ascoltare ed ascoltarsi domandando. Non per la letteratura - con la letteratura. Né mezzo né fine. La letteratura interroga la vita. “Quando ci si ascolta, non è certo letteratura quella che si sente”...
di Romano A. Fiocchi
Fu presso l’Hotel Majestic di Parigi, nell’imponente avenue Kléber, che nel corso di una serata organizzata dai ricchi coniugi Schiff si riunì un’incredibile schiera di artisti e di intellettuali. Tutti per assistere all’incontro tra due giganti della letteratura: Marcel Proust e James Joyce.
È appena uscito per Castelvecchi "Musica da camera", raccolta di poesie giovanili di James Joyce, a cura di Andrea Carloni, in edizione con testo a fronte e postfazione di Enrico Terrinoni
di Francesca Caraceni
Se c’è un termine che si sta riaffacciando sullo scenario collettivo, nel mezzo di tecnicismi medico-scientifici e statistico-numerici, quello è “mistico”. Variamente declinato in sedi e da intelletti diversi, come aggettivo o sostantivo, sembra che “mistico” sia stato rieletto a dispositivo culturale in grado di contenere, traducendolo nel presente, quanto di residuale fuoriesca dal computo e dall’analisi dei dati, o dalle dinamiche mutazionali di un RNA....
S.P.Q.R.
di Luigi Di Cicco
This Heat, S.P.Q.R. -> play
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James Joyce - Lettera al fratello Stanislaus
(25 settembre 1906. Da Lettere, a cura di G. Melchiori, Mondadori, 1974)
Caro Stannie, ieri sono andato a vedere il Foro. Mi sono seduto su una panca di pietra con una veduta delle rovine. C'era il sole e faceva caldo. Carrozze cariche di turisti, venditori di cartoline, venditori di medagliette, venditori di fotografie. Ero così commosso che mi...
di Walter Nardon
1.
La nuova traduzione delle Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov (Adelphi, 2018) rimette nelle mani dei lettori un volume che in Italia mancava da troppo tempo e che nel suo genere, per felicità di intuizione e memorabilità di giudizio, ha pochi eguali. È uno dei libri che meglio possono spiegare a un lettore, intendo una persona che abbia già una qualche predisposizione per la lettura, per quale...
di Ezio Sinigaglia
Il testo che segue è il terzo capitolo di un romanzo, Il pantarèi, che dopo una lunga storia di elogi e di rifiuti editoriali, iniziata nel 1980, fu infine pubblicato nel 1985 da una piccola casa editrice di Milano, SPS (poi Sapiens), conquistando qualche isolato lettore ma passando sostanzialmente inosservato. Si tratta di un metaromanzo sul romanzo del Novecento. Il protagonista, Daniele Stern, viene incaricato da una...
di Romano A. Fiocchi
Noel Riley Fitch, La libraia di Joyce. Sylvia Beach e la generazione perduta, Il Saggiatore, 2004.
In principio era l’Ulisse, l’Ulisse era presso Sylvia Beach e l’Ulisse era Sylvia Beach. Ecco, così si possono sintetizzare le 559 pagine di un libro che un cultore di Joyce non può evitare di leggere. È la storia di una giovane americana che il 17 novembre di novantanove anni fa aprì...
di Davide Castiglione
Devo scrivere di Anomalisa, l’ultimo film in stop-motion del regista Charlie Kaufman, uscito nelle sale italiane nel febbraio 2016. Mi occupo di critica letteraria, so poco di cinema e non ho mai osato finora cimentarmi nella recensione di film; eppure devo scriverne, se non altro per chiarirmi il più intenso, intimo e inatteso rapimento emotivo, terremoto interiore, provato da molti mesi a questa parte. Non per una poesia,...
di Ornella Tajani
Alcuni anni fa sono andata a visitare la casa di Balzac a Parigi, nel XVI arrondissement. Ci sono andata da sola, mossa da un desiderio appena tiepido, come per una cosa che si deve fare, perché in realtà spesso mi annoio tremendamente in queste case-museo in cui tutto mi sembra così cristallizzato nel tempo da apparire quasi finto. Una casa-museo è una contraddizione in termini, perché priva...
di Andrea Inglese
… la voce umana, il suono meno ragionevole in tutta la natura…
Italo Svevo
Nell’affrontare un tema arduo come il rapporto tra il romanzo e la musica nel Novecento, ho scelto di pormi consapevolmente in un’ottica eccentrica, interessandomi alla questione della voce. La voce, infatti, è una sorta di entità ambigua e spettrale, che abita sia il romanzo sia la musica, ma in modo problematico e sfuggente. Di primo...
di Giovanni Dozzini
Ho come l’impressione che a Enrique Vila-Matas, il vertiginoso scrittore spagnolo, la storia che sto per raccontare, con i suoi molteplici intrecci tra letteratura e vita, piacerebbe moltissimo. Intendiamoci, non è che significhi molto. E con ciò intendo dire che non si tratta di una di quelle vicende che reclamano attenzione per il semplice fatto di apparire così come appaiono alla totalità della gente, vicende fatte di...
di Giuseppe Zucco
Ricordo che i miei si leggevano l’Ulisse ad alta voce,
l’uno con l’altra, a letto: con un atteggiamento
fichissimo, tenendosi per mano, tutti e due animati
da questo amore davvero feroce per qualcosa.
David Foster Wallace
La storia degli attacchi all’Ulisse di James Joyce è antica quanto il libro stesso, scrive Valerio Magrelli in “Leggete le note da Dante a Joyce”, un articolo apparso su La Repubblica. Ma una sprezzatura leggendaria come quella di Virginia...
di Giuseppe Zucco
Così Jonathan Franzen:
In uno dei suoi saggi parla con freddezza dell’Ulisse di Joyce.
Ovviamente stiamo parlando di un grande capolavoro per il quale provo un’enorme ammirazione, tuttavia ritengo che sia un progetto letterario freddo, paragonato a esempio a quello che è riuscito a fare Beckett per descrivere l’orrore dell’esistenza e creare un testo sperimentale che corrispondesse a quel sentimento. Non si tratta di una questione di grandezza, ma...
notte dopo notte navigando nel silenzio...
Isobel...
occhi di boschi selvaggi e capelli di primula,
nella quiete,
tutti i boschi così selvaggi,
in malva di muschio e rugiada di lauri
A proposito del romanzo Dublinesque di Enrique Vila-Matas
di
Francesco Forlani
Qualche tempo fa, discutendo con una mia amica scrittrice e blogger, Loredana Lipperini, di rete e siti vari, tastandoci il polso per verificare lo stato della fiducia di entrambi nelle capacità del mezzo di produrre messaggi di una qualche importanza, mi manifestava, non senza rammarico, la sua difficoltà a venire sul sito Nazione Indiana. Quel che la tratteneva dal farlo non...
di
Francesco Forlani
Quando Franz K. ha deciso di lasciare Nazione Indiana, Giovanni Cossu gli ha dedicato una invettiva che valeva più di ogni ragionamento, riflessione, che pure quella decisione, improvvisa, per molti di noi ingiustificata, aveva provocato.
La voce di Giovanni Cossu trasmetteva infatti una rara forma di energia in cui l'umana incazzatura, nei confronti dell'amico, trascendeva l'umano per diventare qualcosa di naturale. Il processo esattamente agli antipodi di quanto accade...
Leggo in ritardo, da Marco Giovenale, della scomparsa di Luigi Schenoni:
Luigi Schenoni, il geniale traduttore italiano di Finnegans Wake, è venuto a mancare in questi giorni. Qui di séguito il link a un file pdf che ospita il n.2 della rivista “Carte Scoperte” (issue 2), con sue annotazioni dal Joycentenary del 1982: http://www.gianpaologuerini.it/b_aboutyou/2_guests/pdf/_carte_scoperte.pdf
(thanks to Gian Paolo Guerini for sharing)
Segnalo anche il bel dossier allestito da Giorgio Di Costanzo.
di Antonio Sparzani
Non sono un giovane scrittore, nessuna di queste due parole mi si addice, e quindi non riesco a entrare, né me ne dolgo poi molto, nelle questio- ni, più o meno ve- nate di polemica, re- lative ai giovani nella letteratura così come alla supposta crisi di questa, in Italia e nel mondo. Leggo con grandissimo piacere – ancorché in modo selettivo e non onnivoro – la...