di Giorgio Mascitelli
Ho letto Lo Hobbit quando andavo per i dodici anni. Probabilmente, in senso letterale, non era il primo libro che leggevo, ma è stato il primo che ho voluto leggere grazie ai racconti entusiastici del mio amico Raffaele: fino ad allora ero un lettore accanito di fumetti ( produzioni bonelliane e supereroi). Ragazzino impacciato nelle attività sportive e ginniche, troppo alto e scoordinato, imbranato ma non asociale...
di Giovanni De Feo
Alcuni giorni fa la rivista New Yorker ha pubblicato un articolo sugli Young Adult, ovvero i libri per Giovani Adulti, categoria di marketing ormai divenuta genere letterario. L'articolista, Christopher Beha, polemizza proprio su questo passaggio da marketing a critica letteraria. Se infatti pare lecito che un editore 'bolli' per ragioni commerciali un romanzo come Y.A., non altrettanto quando un romanzo viene scritto avendo come scopo una semplificazione premeditata...