di Ornella Tajani
È difficile descrivere una voce, circoscriverne il raggio e le modalità d’azione. Leggendo gli scritti di Lisa Ginzburg – che si tratti di romanzo, racconto o dei suoi numerosi articoli e recensioni – non si può far a meno di riconoscere, nell’andamento della narrazione, in un giro di frase o nel costrutto di un’immagine, un medesimo timbro.
Con l’ultimo Buongiorno mezzanotte, torno a casa (Italosvevo, 2018), il cui...