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italo calvino

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Mostri sacri e complicanze storiche

di Antonio Sparzani
I miei mostri sacri della letteratura italiana sono Calvino e Gadda, rigidamente in ordine alfabetico. L’altra sera mi sono saltati addosso insieme. Cominciavo a leggere la quinta delle Lezioni americane di Italo Calvino: sappiamo che egli accuratamente scrisse le Lezioni prima di andare negli USA per portargli un po’ di cultura...

Liguriana

di Marino Magliani
Era il settembre del 1985, quando Calvino morì, e io mi trovavo in Spagna ormai da alcuni anni, vivevo rigorosamente di notte e d’estate, spostandomi dal caldo della Costa Brava a quello dell’inverno canario o verso estati australi.

La nostalgia della madre

di Giuseppe Raudino
La vera sorpresa di questo romanzo è dunque l’orizzontalità della Liguria, questo arco che tanto somiglia a un sorriso sottosopra e che viene percorso da destra a manca e viceversa lungo i binari ferroviari.

Manuela Ormea IL BARONE RAMPANTE

di Manuela Ormea
Razionalità ed invenzione fantastica costituiscono il nucleo del romanzo. In quest’opera è richiesta la capacità di guardare la realtà contemporanea ponendosi ad una giusta distanza.

Epurazione

di Italo Calvino
Quello che oggi è facile, domani potrà essere difficile. Bisogna evitare che le cricche reazionarie, asserragliate nelle pubbliche istituzioni, si organizzino per la resistenza, come pattelle che si attaccano allo scoglio se non si è lesti a staccarle. Bisogna evitare che dette cricche usino della compiacenza di qualche partito dalle vedute incerte per rientrare nell’agone politico ...

Italo Calvino. Sanremo e dintorni (Il Palindromo, 2023)

Pur senza dargli i natali, la città di Sanremo è centrale nella biografia di Italo Calvino perché vi trascorse gli anni fondamentali della sua formazione. «San Remo continua a saltar fuori nei miei libri, nei più vari scorci e prospettive» dichiarò lo scrittore in una celebre intervista. E proprio su questi scorci in cui si può riconoscere o intravedere Sanremo si articola l’itinerario proposto, poco più di quaranta tappe...

LINA MEIFFRET partigiana e letterata, amica del giovane Calvino.

di Daniela Cassini e Sarah Clarke
Tra le tante storie incontrate, in un campo largo che ha unito intenti e percorsi diversi, abbiamo voluto approfondire con curiosità e passione la storia di una figura rimasta ai margini...

Calvino e il saggismo della mediazione

di Carlo Tirinanzi De Medici
Quanti Italo Calvino ci sono? Dallo «scoiattolo della penna» di Pavese al pensoso utopista «discontinuo» di Claudio Milanini, il Calvino combinatorio quasi-oulipista del Castello dei destini incrociati, fino allo scrittore scientificamente avvisato di Paolo Zublena e Massimo Bucciantini...

Manifesto Comunista Dandy – Progetto per un appendinuvole – Projet pour un portenuages

Compagni! Una nuvola farà primavera         Se volete, sarò rabbioso a furia di carne, e, come il cielo mutando i toni, se volete, sarò tenero in modo inappuntabile, non uomo, ma nuvola in calzoni! La nuvola in calzoni (Tetrattico) di Vladimir Vladimirovič Majakovskij traduzione è di A. M. Ripellino       Piovigginava ancora, ma già, con impercettibile subitaneitá di un angelo, era comparso l’arcobaleno: languidamente stupito di se stesso, di un verde soffuso di rosa, con un pallido alone violaceo lungo il margine...

Mots-clés__Sabbia

di Daniele Ruini
Non è vero che non ricordo più niente, i ricordi sono ancora là, nascosti nel grigio gomitolo del cervello, nell’umido letto di sabbia che si deposita nel fondo del torrente dei pensieri

Mots-clés__Sale

  Sale di Giulia Scuro Rino Gaetano, I tuoi occhi sono pieni di sale -> play ___ ___ Da Italo Calvino, Fiabe italiane, Milano, Mondadori, 2017 54. Bene come il sale (Bologna) C'era una volta un Re che aveva tre figlie: una bruna, una castana e una bionda: la prima era bruttina, la seconda così e così e la più piccina era la più buona e bella. E le due maggiori erano invidiose di lei. Quel Re aveva tre troni:...

Berenice e il tabù

di Dario Voltolini (Sempre perseguendo l'intento di far conoscere ai nostri lettori qualcosa della storia più significativa di Nazione Indiana, pubblichiamo oggi un articolo dell'aprile 2003 scritto da Dario Voltolini, uno dei fondatori di questo blog) Io cercherò di puntare l’attenzione su un aspetto che a me pare problematico della figura di Calvino, della sua poetica, della sua autorappresentazione come scrittore. Si tratta di una tensione irrisolta che patisco io nel...

Forma e colpa

(a seguito del dialogo fra Alberto Giorgio Cassani e Gianfranco Tondini inerente il crollo del ponte Morandi, e dei commenti che ne sono seguiti, l'architetto Andrea Tonus ha voluto mandarmi un suo approfondimento che qui volentieri pubblico. G.B.) di Andrea Tonus Ora dirò come è fatta Ottavia, città-ragnatela. C’è un precipizio in mezzo a due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata alle due creste con funi e catene e passerelle Sospesa...

A Tula. Dialogo con un fantasma

  di Massimo Rizzante   Città del Messico, febbraio 2015   Di stanza a Città del Messico. Abito nella Casa Refugio Chitlatépetl, tra Condesa e Hipódromo, quartieri sicuri e ricchi della capitale: basta uscire in strada e osservare il passo tranquillo dei cani di alto bordo e dei loro padroni. Dopo qualche giorno decido di andare a Tula, l’antica capitale dei Toltechi, un popolo prudente e saggio, il cui regno durò cinque secoli e che...

La memoria del mondo: Italo Calvino, Google e la NSA

di Domenico Talia «La nostra organizzazione garantisce che questa quantità di informazione non si disperda, indipendentemente dal fatto che essa venga ricevuta o no da altri. Sarà scrupolo del direttore far sì che non resti fuori niente, perché quel che resta fuori e come se non ci fosse mai stato. E nello stesso tempo sarà suo scrupolo fare come se non ci fosse mai stato tutto ciò che finirebbe per...

Esiste una scrittura maschile?

di Daniela Brogi Quando, mesi fa, ho accolto l’invito a partecipare a questo seminario, certo non immaginavo di aderire a una pericolosa lobby eretica attaccata nelle scorse settimane anche da Papa Francesco e dalle Sentinelle. Se avessi saputo, avrei accettato con maggior entusiasmo romanzesco e, soprattutto, avrei smesso di fare tutto il resto per studiare e riflettere più che potevo, anziché trovarmi, e me ne scuso con chi ascolta, a...

Il lungo viaggio del partigiano Kim

di Davide Orecchio Quali sono le forze che muovono l'esistenza di un individuo? Verrebbe da rispondere – in un elenco tra l’evidente e l’ovvio – il carattere, la Storia (con le sue incisioni sul vissuto) e infine la più importante di tutte: la sorte. Ma forse, ragionando sulla straordinaria biografia di Ivar Oddone (1923-2011) – dapprima partigiano, poi pioniere della moderna medicina del lavoro italiana – si dovrebbe dire, prendendo...

Contro l’occhio. La scrittura del dolore vero

di Giacomo Verri In un piccolo volume del 2006, La Letteratura dell’inesperienza, Antonio Scurati rifletteva su quanto la società di plastica in cui viviamo abbia sostituito l’esperienza diretta del mondo (com’è, per antonomasia, quella vissuta da chi ha fatto la guerra) con una sorta di cognizione del dolore indiretta, asettica, disinfettata e interrotta da assidui diaframmi che sono prima di tutto gli schermi attraverso i quali giunge a noi la...

Il mondo come prigione e la prigione come mondo

di Antonio Sparzani «Ora che, passati gli anni, ho smesso d'arrovellarmi sulla catena d'infamie e fatalità che ha provocato la mia detenzione, una cosa ho compreso: che l'unico modo di sfuggire alla condizione di prigioniero è capire come è fatta la prigione.» Così, nella puntigliosa e certo non filologica ricostruzione di Italo Calvino della narrazione di Dumas della saga di Montecristo, conclude Edmond Dantès riuscendo in qualche modo a ricostruire...

Libri italiani nel mondo – L’immaginaria patria degli edonisti infelici

di Cristiano de Majo Sul Corriere della Sera dell’8 ottobre, un articolo di Ranieri Polese, riportando dati e chiacchiere con agenti letterari ed esperti del settore alla vigilia della Buchmesse, attestava una sorta di spread alla rovescia – di dimensioni molto più ridotte in realtà – nel rapporto tra autori italiani di narrativa tradotti in Germania e autori tedeschi  di narrativa tradotti in Italia. Le ragioni di questo successo del,...

“Tutto il contrario”: Calvino e le interviste

  di Luca Lenzini Tutti sanno, e lo ribadisce Mario Barenghi nell’Introduzione a Sono nato in America…, che Calvino è «un grande classico della narrativa del secondo Novecento in Italia». Tutti lo sanno, nondimeno non era affatto scontato che Mondadori accogliesse nelle sue edizioni un volume di quasi settecento pagine che contiene centouna delle oltre duecento interviste che lo scrittore ha concesso durante la sua esistenza. Chi ha una qualche idea...

Possiamo sbarazzarci dei classici italiani?

di Matteo Di Gesù «Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Ogni tanto accade l'incresciosa evenienza per cui la citazione di circostanza, che dovrebbe ratificare una tesi, serva piuttosto a negarne i presupposti, ribaltandola e rivelando la fondatezza del suo contrario. Probabilmente la celebre sentenza calviniana, che, come un meccanismo a molla, scatta inesorabile a suffragio di qualche ciarla mondana...

Scene dal buio

di Marino Magliani Il disastro non era che si accorgesse che m'ero svegliato da poco, ma che avevo dormito a casa. E ogni giorno si ripeteva la stessa scena: io che facevo in tempo ad alzarmi, a lavarmi faccia e denti, e poi mi sedevo a tavola con loro, e lui che se ne accorgeva subito, perché quella cosa lì, intendo che avevo dormito in casa, non mi riusciva di...

Man Hattan Experiment

Manhattan Experiment di Francesco Forlani (La Camera Verde ProduKtion) (extra) Dove sono Jena, Snake, Plissken, Bob Hawk, Cabbie e Duke, l’eroe rapinatore, lo sbirro, il tassinaro e il Raiss?
 Uno cambiò nome tre volte, 
uno fu fatto generale, 
uno cadde su un ponte lavorando per tutti, uno morì sparato - 
tutti, tutti dormono, dormono, dormono a Manhattan. Dove sono il Buffone, Manhattan, The President, Mente e Maggie, mostriciattolo gay, penitenziario- ma pentirsi poi di cosa?-,...

Pâté de Foi Bourgeois – Pier Paolo Pasolini

Mentre rileggevo Nero su Nero, di Leonardo Sciascia, mi sono imbattuto nelle pagine (193-194) in cui lo scrittore parla della sua amicizia con Pier Paolo Pasolini. Sono pagine che con intensità e sincerità raccontano ogni cosa condivisa, detta e soprattutto mai riferita. Come quando Leonardo Sciascia confida ai lettori l'onnipresente ombra, l'ombra di un malinteso che soggiaceva in ogni loro incontro. " Credo che mi ritenesse" scrive Sciascia "...

Letteratura come filosofia naturale

di Marco Belpoliti Mario Porro, Letteratura come filosofia naturale, Medusa, pp. 226 Viviamo in un’epoca segnata da una deriva conservatrice connotata dalla riduzione di ogni problema al paradigma della “semplicità”. Ovvero: semplificazione e superficialità. La cultura tutta tesa ad aprire nuovi spazi di rinascita intellettuale e politica, di cui Primo Levi e Italo Calvino, ma a suo modo anche Carlo Emilio Gadda, sono stati portatori, oggi è un fatto minoritario....

Un cartello sulla galassia

di Antonio Sparzani Ho parlato giovedì scorso al Festival della Scienza di Genova, insieme al mio amico Gaspare, di questo tema. Abbiamo combinato una specie di dialogo tra noi. Nel pubblico c’era una folta rappresentanza di studenti liceali, di una scuola di Imperia, giovani con gli occhioni spalancati, pronti a trangugiare qualsiasi cosa venisse loro propinata da quei due prof cravattati, seduti dietro una cattedra della prestigiosa sala del minor...

Prezzemolina e i bambini della fate

di Francesca Matteoni ...

TORNA L’OCCHIO DI HUBBLE

    Torna l’occhio di Hubble. Il telescopio spaziale di Hubble è stato riparato in orbita dall’equipaggio dello Shuttle Atlantis il 19 maggio 2009. Sostituiti i giroscopi, che anche i giroscopi si rompono, e posizionata la nuovissima Wide Field Planetary Camera 3, dopo mesi di meticolosa messa a punto, da oggi, 9 settembre 2009, l’occhio di Hubble è di nuovo in grado di trasmettere le sue fascinose immagini di galassie,...

Loca II: Le città sottili. 3. Armilla

©,\' Orsola Puecher      di Italo Calvino      Se Armilla sia così perché incompiuta o perché demolita, se ci sia dietro un incantesimo o solo un capriccio, io lo ignoro. Fatto sta che non ha muri, né soffitti, né pavimenti: non ha nulla che la faccia sembrare una città. Eccetto le tubature dell’acqua, che salgono verticali dove dovrebbero esserci le case e si diramano dove dovrebbero esserci i piani: una foresta di...
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