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islamofobia

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Diario parigino 6. Su islamofobia e bigottismo (a margine del costumone).

Di Andrea Inglese   Questo intervento ha un obiettivo specifico. Voglio cercare di mostrare che combattere l’islamofobia, o forme di razzismo esplicito antiarabo, che prosperano nell’opinione pubblica occidentale, non implica disconoscere o mettere in sordina la battaglia per la laicità, che considero sia, ovunque nel mondo, attraverso espressioni che possono avere storie e forme diverse da cultura a cultura, una precondizione indispensabile per una visione radicalmente democratica della società. Potrebbe sembrare che...

Leoni o sciacalli

di Lorenzo Forlani In questo clima di rinnovata caccia alle streghe, trovo assai controproducente un atteggiamento che vedo essere condiviso in modo crescente da molti amici musulmani. Interpellati, accerchiati, esaminati dalla giuria popolare italiota sulla loro presunta indifferenza (o addirittura presunta connivenza) rispetto alle stragi umane consumatesi negli ultimi tempi, molti di loro - assolutamente in buona fede e nella posizione di non sapere da che parte iniziare a "giustificarsi" o...

La guerra di Piero

di Lorenzo Declich* Andrò a braccio, cari lettori, interpretando questo mio commentario, a suo tempo promessovi su FB, in ottica "defatigante". Sì, perché cercare di capire le cose implica fatica, impegno, concentrazione e io, dopo giorni a cercare di capire cosa è successo a Parigi, sono un po' stanco. Spero che la cosa mi aiuti a essere meno velenoso, a far scivolare via le cose con leggerezza, ché di leggerezza in questi...

CH, l’attentato e la liberté de la presse – Intervista a Vincenzo Sparagna

D.Che cosa hanno rappresentato, per lei e per Frigidaire, Charlie Hebdo e la sua redazione? R. Hanno rappresentato un riferimento fondamentale, non tanto per la sovrapponibilità di esperienze, visto che CH cronologicamente ci precedeva, quanto piuttosto per l’elemento di spontaneità, libertà, sfacciataggine, e arroganza di fronte ai potenti e all’establishment politico, mediatico e finanziario. Con la loro satira corrosiva, a volte estrema e molto politically un-correct erano in grado di...

Peggio per tutti. Di Charlie Hebdo, della République e dell’apocalisse.

    di Jamila Mascat Sulla Settimana enigmistica c'era un gioco, che forse esiste ancora: "Aguzzate la vista". Si trattava di scovare i 20 particolari che distinguevano due vignette molto simili e densamente popolate, disposte una accanto all'altra. Io, che non ho un talento per la visione e sono sempre stata miope, ci mettevo un sacco di tempo, poi spesso mi spazientivo al quinto particolare. Ma chissà perché non demordevo e ogni...

Democrazia?

di Daniele Ventre Un recente saggio dell'Economist (1) indaga l'evoluzione e la diffusione dei sistemi politici democratici nel mondo, durante il XX secolo e il primo quindicennio del XXI. Lo scenario che viene delineato è estremamente interessante, e inquietante per le sue conseguenze. Ciò che lascia non poco a desiderare è la diagnosi del male profondo e la debolezza delle soluzioni proposte. Nello scenario delineato dal saggio in questione le democrazie...

Non perdiamo la testa. Il doveroso e vano tentativo di difendervi da Allam e le firme de Il Giornale

di Lorenzo Declich E' venerdì 24 ottobre, ho fatto una ricerchina su “Non perdiamo la testa” partendo dalla copertina, su cui si trova scritto "Controcorrente.it". Trattasi di un editore che promuove in questi giorni "Eurasia, Vladimir Putin e la Grande Politica" di Alain de Benoist e Aleksandr Dugin. L'ultimo evento promosso da Controcorrente.it è il “XXII Convegno Tradizionalista della Fedelissima Città di Gaeta”. Com'è di moda presso una certa qual destra, questo editore...

Todd, l’anticipatore

Andrea Inglese Dizionario dei luoghi comuni: Emmanuel Todd, quello che aveva previsto lo sfaldamento dell’Unione Sovietica. Il crollo finale. Saggio sulla decomposizione della sfera sovietica, pubblicato in Francia nel 1976 e scritto all’età di 25 anni, è divenuto il titolo onorario di Todd. L’autore, nella prefazione dell’edizione del 1990, ricorda che lo guidarono nella decifrazione della crisi i solidi e bruti dati demografici, in particolare l’innalzamento del tasso di morti...
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