Daria è una giovane universitaria incerta sul suo futuro e in perenne conflitto con la madre, anche a causa dell’abbandono del padre quando era solo una bambina. L’archeologia le cambia la vita.
di Andrea Inglese Noi che viviamo in regimi di tipo democratico (parlamento, pluralismo politico, libere elezioni), non sempre abbiamo chiaro quale sia lo "spirito" della democrazia. A volte pensiamo addirittura che sia una specie di prerogativa antropologica nostra.
di Sorour Kasmaï Stigmatizzate dal 1979, le donne iraniane dimostrano attraverso le proteste per la morte di Mahsa Amini di essere la forza vitale del Paese, secondo l’analisi della scrittrice e curatrice editoriale franco-iraniana Sorour Kasmaï.
di Gianni Biondillo
Quando dico che voglio farmela a piedi vedo Kamran impallidire. Siamo alla fiera internazionale del libro di Teheran, seduti uno affianco all'altro. Il paese ospite del 2017 è l'Italia. Sono qui insomma nella mia forma anfibia di scrittore e architetto a parlare della mia città, Milano. Kamran è un architetto dai modi gentili e dall'italiano impeccabile. Mi ci sto abituando. La gentilezza sembra una caratteristica innata negli...
Intervista e traduzione di Giuseppe Schillaci
Nel documentario « L’Afrique vue par Ryszard Kapuscinski », andato in onda il 4 marzo 2015 sul canale franco-tedesco Arte, la regista Olga Prud’homme Farges raccoglie l’ultima testimonianza dello scrittore polacco prima della sua scomparsa (avvenuta il 23 gennaio 2007). Il film attraversa il continente africano della decolonizzazione, restituendoci un appassionante ritratto di Kapuscinski. Ho incontrato Olga Prud’homme Farges a Parigi, dove vive e lavora come regista e produttrice indipendente di film...
Intervista a cura di Lorenzo Carrieri (Beirut, aprile 2014)
Tempo fa abbiamo visto l'esplodere delle primavere arabe: di quelle esperienze cosa sopravvive oggi? Ha ancora senso, oggi, parlare di primavere arabe dopo il colpo di stato militare in Egitto (e in questi giorni la vittoria di Al-sisi alle elezioni, segnate da un fortissimo astensionismo), la vittoria degli islamisti di Ennhada in Tunisia e il sempre crescente potere delle milizie...
di Marco Rovelli
Poche cose appaiono alla nostra coscienza più ripugnanti della pratica della lapidazione, con quella brutalità che istituzionalizza e legittima la violenza di una comunità verso un capro espiatorio, eletto in quanto debole e diverso, e lo fa con modalità che ci viene spontaneo chiamare “barbare”, ovvero totalmente, radicalmente “altre”, un’irruzione di una pre-umanità che vorremmo dimenticare, e che invece si ripresenta nella sua ferocia, installata al cuore...
Cari amici,
non mi dilungherò sulle motivazioni per non annoiarvi, confidando nella vostra conoscenza di quanto è avvenuto in quest'ultimo mese nel mio Paese d'origine, Iran, e VI INVITO E VI PREGO, IN SEGNO DI SOLIDARIETÁ verso un popolo che lotta da più di cent'anni per la democrazia e per la libertà, e verso i suoi scrittori, giornalisti, registi, attori, intellettuali e studenti continuamente censurati, imprigionati e uccisi, DI INDOSSARE...
di Marco Lodoli
Al dibattito sulla strage di Nassiriya a mio avviso manca un tassello importante, che stranamente nessuno ha voglia di piazzare. Molto è stato scritto - forse a cuor troppo leggero, stabilendo nessi avventati - sulle truppe coloniali italiane, sui carabinieri protagonisti prima dell'orrido episodio della caserma Bolzaneto e poi dell'occupazione in Irak, e via così.
Ci siamo presi le nostre responsabilità e le nostre autobombe, e quasi quasi...