di Rita Filomeni
Da il quarto chiodo*
scena II
. spurgatorio
ricordano ‘n un secchio le lumache
ammucchiate e a spurgare, i detenuti,
ciascuno come può suo fa ‘l padrone
all’altro, che rilancia, e affila ‘l fiato
prender o lasciare tertium non datur,
un contro a gl’altri o con i secondini
si gioca, a torto o a diritto, allo stato
ci vive ‘n tal fascio di loglio e grano
‘n cappellano senz’armi né mestiere,
prega dio sciolga nodo...