di Chiara De Caprio
Movimento di uscita
III
(a). 5.
pure, qualcosa la trattiene. Riconnette la fonicità del suo nome ad una comprensibile sintassi. L’aria calda è smossa dal vento di un treno che attraversa la stazione lungo il suo binario; ma è solo un attimo: ora è già un punto in fondo al nero. Abbandona la panchina e il tabellone luminoso senza destinazione; richiude la porta e risale la scala
risale....
di Chiara De Caprio
Un passo al centro
II
(a). 3.
Le file la costringono a fermarsi; distinguono fra nazioni e provenienze: le identità respinte, gli stanchi intorno a lei, Madame, please, the passport in your hands. Sa di dover oltrepassare l’uomo-che-siede. Considera se restare in piedi o attendere, anche lei, seduta; o se quella posizione più bassa non sia una limitazione dello sguardo e debba, dunque, preferirsi centrale. Eppure, al centro...
di Chiara De Caprio
Alla fine di ogni giorno fortunato
ricorda che il fuoco e il ghiaccio
sono a un passo soltanto
dalla città temperata .
Ma se tu fallissi ,
ringrazia l’aspro trattamento della marea
per la dissoluzione del tuo orgoglio
poiché la tromba d’aria può assoggettare il tuo volere
e il diluvio rilasciarlo per trovare
la primavera nel deserto, l’isola
fruttifera nel mare, dove il corpo e la mente
vengono liberati dalla sfiducia.
(W.H. Auden)
0.
In fisica quantistica...