di Giacomo Raccis
Or la vita degl’italiani è appunto tale, senza prospettiva di miglior sorte futura, senza occupazione, senza scopo, e ristretta al solo presente
(G. Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani)
Tutto deve partire da una considerazione semplice quanto assiomatica: Giorgio Vasta è uno dei migliori scrittori della sua generazione. Si tratta di una dato unanimemente riconosciuto. E la cosa è tanto più sorprendente se si considera la...
Alcune riflessioni su Il tempo materiale di Luigi Ricca, dal romanzo omonimo di Giorgio Vasta.
di Vanni Santoni
Via via che la mia collaborazione con Tunué andrà solidificandosi, potrò parlare sempre meno dei suoi libri, il che è un peccato: se conoscevo già bene la casa editrice di Latina per il suo catalogo estero, nel quale spiccano capolavori come Rughe di Paco Roca o Perché ho ucciso Pierre di Alfred &...
di Cristiano de Majo
Sul Corriere della Sera dell’8 ottobre, un articolo di Ranieri Polese, riportando dati e chiacchiere con agenti letterari ed esperti del settore alla vigilia della Buchmesse, attestava una sorta di spread alla rovescia – di dimensioni molto più ridotte in realtà – nel rapporto tra autori italiani di narrativa tradotti in Germania e autori tedeschi di narrativa tradotti in Italia. Le ragioni di questo successo del,...
di Gianni Biondillo
Giorgio Vasta, Il tempo materiale, 311 pag., minimum fax, 2008.
Nimbo, un ragazzino di undici anni, si muove, nel 1978, in una Palermo ferina e brutale, ragionando come un filosofo razionalista. Un “mitopoieta”, per dirla con l'appellativo affibiatogli dalla sua insegnante. Tutto è parola per Nimbo, tutto è metodica sperimentazione della assoluta diversità. La sua.
Con lui si muovono due amici coetanei altrettanto esclusi dal mondo intero...