di Tiziano Fratus
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bagni popolari (1964)
una boscaglia appena tratteggiata e un uso di pastello,
scuro, che va a compilare i corpi inesatti, incompleti,
i bagnanti anche ritagliati e incollati sulla tela,
forse da una cartolina o da una fotografia, seni
sproporzionati: una popolazione di otto figure mute,
pensierose, indecise, appollaiate sulla sabbia,
un giorno d’estate, lontano dall’inferno del vietnam
°scimmie (1964)
la gabbia svanisce, nella ragnatela di grigi che si
disperdono nello sfondo: un enorme babbuino,
con il muso che...