di Maria Valente
Dovunque se ne parlasse, leggevo che in questo romanzo c’erano soldi in ballo: un vizio comune, un’attrazione irresistibile, una patologia alla moda che sembra aver intasato le corsie degli analisti, in una sfida ad accaparrarsi l’ultimo lettino. L’argomento non lo trovavo stimolante, se non che al denaro associo istintivamente, da quando ne ho memoria, i versi di Pagliarani e capita che mi metta a canticchiare: io...