di Andrea Inglese Ciò che oggi cerchiamo di definire come il campo della poesia “di ricerca”, è un tipo di lavoro linguistico, interno al programma moderno della poesia, ma che opera simultaneamente su almeno due fronti: quello degli automatismi linguistici del discorso ordinario e quello degli automatismi linguistici insiti nella tradizione del genere letterario a cui fa riferimento.
di Andrea Inglese
Cose inutili da fare: scrivere su una notizia consumata.
La notizia l’ho letta in uno dei quei portali qualunquisti, su cui finisci quando ti colleghi ad internet. Potrei fare in modo di finire direttamente sul portale degli atei marxisti favorevoli alla letteratura sperimentale per il resto dei secoli, ma ho paura poi di non avere più anticorpi nei confronti del razzismo, del qualunquismo e della disinformazione ambientali.
Ci...
di Giorgio Mascitelli
L'amara consapevolezza che durante le feste natalizie il peccato di gola mi ha tratto seco mi ha indotto ad avventurarmi in questo giochino un po' idiota di fare una sorta di borsino di valori dei peccati capitali nella nostra società: chi scende, chi sale e così via. A mia difesa per tanta frivolezza posso solo riecheggiare le parole del Santo Padre: meglio questo che fidarsi delle profezie...
Di Andrea Inglese
Nel testo di presentazione del convegno “L’invenzione delle personagge” si legge: “Insomma, sono anni che le personagge – vogliamo chiamarle così, con un gesto di arbitrio creativo della lingua – della letteratura come del teatro e del cinema sono state decostruite, pezzo per pezzo. Osservarle quasi con una lente d’ingrandimento in una sorta di laboratorio della lettura e della scrittura, ha svelato come in uno specchio molti...
di Andrea Inglese
Il mio punto di partenza è sempre un senso di partigianeria, un senso d’ingiustizia. Quando mi accingo a scrivere un libro io non mi dico: “Voglio produrre un’opera d’arte”. Lo scrivo perché c’è qualche bugia che voglio smascherare, qualche fatto su cui voglio tirare l’attenzione, e il mio primo pensiero è quello di farmi ascoltare.
George Orwell
Se non puoi dire la verità – taci.
Guardati dalle mezze verità.
Danilo...
di Giorgio Mascitelli
A me sembra che uno dei fenomeni più significativi di questa fase di crisi della democrazia italiana sia il declino del discorso critico. Oggi ciò di cui si parla è quasi esclusivamente ciò che è stato deciso dal potere se non politico, almeno economico, così come l’ordine del giorno delle priorità e il tono del discorso sono quelli del discorso pubblico ufficiale, langue invece...
di Chiara Valerio
Tutti hanno idee sulla scuola e sui professori.
È qualcosa di più feroce del mondiale di calcio. Dove in un batter d’occhio tutti sono in grado di poter effettuare, in una partita a eliminazione diretta, cambi migliori dell’uomo con la cravatta in panchina. Io so perché. L’esperienza scolastica è l’unica esperienza sociale condivisa da ogni cittadino italiano o no. Tutti almeno una volta, tra i sei e i...
di Andrea Inglese
di Ishmael Reed, è anche uno dei romanzi più “politici” e “impegnati” che uno scrittore afroamericano abbia mai scritto.) Ma lo stesso accade quando Cortellessa ricorda che “siamo una generazione di traumatizzati senza evento traumatico” per sottolineare il difficile accesso al reale e il galleggiamento nelle nebbie dell'inesperienza. Sui “traumi”, mi verrebbe da dire, ognuno parli per sé. Evidentemente non ogni biografia ha lo stesso peso...
di Christian Raimo
Può fare uno strano effetto leggere quello che diceva oggi Doris Lessing su “Repubblica” se avete appena finito di parlare con un vostro amico che insegna al liceo, totalmente demoralizzato per il fatto che spiegare i principi più basilari di Marx si è dovuto impiccare un’intera mattinata. Il Premio Nobel se la prende con il gergo comunista, quello che definisce “una degenerazione del linguaggio” colpevole di aver...
di Tiziano Scarpa
L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno.
Il titolo principale in prima pagina della Gazzetta dello Sport di ieri 22 marzo 2003 era: “Notte da...