testo raccolto da Davide Orecchio
*** Moshe Kahn è il letterato e traduttore che per primo ha portato Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo in un’altra lingua. Nella sua carriera ha tradotto in tedesco, oltre a D’Arrigo, autori come Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Roberto Calasso, Luigi Malerba, Beppe Fenoglio, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Andrea Camilleri. Il lavoro su D’Arrigo ha una lunga storia: prima di approdare alla Fischer Verlag...
di Davide Orecchio
“C’era un uomo coi capelli rossi, che non aveva né occhi né orecchie. Non aveva neppure i capelli, quindi dicevano che aveva i capelli rossi tanto per dire. Non poteva parlare, perché non aveva la bocca. Non aveva neanche il naso. Non aveva né braccia né gambe. Non aveva neanche la pancia, non aveva la schiena, non aveva la spina dorsale, non aveva le interiora. Non c’era...
Oggi e domani, il 9 e 10 ottobre 2015, quindi proprio oggi e domani, mica per finta, ad Arcinazzo Romano e Trevi nel Lazio festeggiamo il quarantennale del più grande romanzo italiano di mare del Novecento: Horcynus Orca di Stefano D'Arrigo, che lo scrisse in parte (e a lungo, come si sa) tra quelle alture laziali. Al convegno (qui tutte le informazioni) partecipano studiosi, poeti, scrittori, artisti tra i quali Moshe Kahn,...
Amici di Rizzoli, ristampate D'Arrigo? Potreste inserirlo nella BUR, collana "Scrittori contemporanei" (se vi avete pubblicato L'arcobaleno della gravità, si può fare anche questo!).
di Alessandro Garigliano
Un altro tipo di osservazione è stata fatta, dal punto di vista mitico-letterario, da A. M. Morace, per il quale una volta “constatata la demitizzazione di quel mondo piscatorio che, idealizzato da ‘Ndrja, ne aveva originato il nostos”, ‘Ndrja verrebbe irresistibilmente attratto dall’affascinante “non vita sepolcrale”,(70) cioè dall’estrema possibilità di vivere nel mito.
Porgendo la fronte alla pallottola l’eroe si congeda dalla vita per
ricongiungersi col mondo prenatale, sorvolato...
di Alessandro Garigliano
Per comprendere il tema del viaggio che si compie in Horcynus Orca, riesce ancora una volta d’aiuto l’etimologia, estratta stavolta da W. Pedullà: “A sentire Alberto Savinio, ‘ uno dei probabili etimi di Mare, e proposto come tale da Curtius, è il sanscrito Maru che significa deserto, e propriamente cosa morta, dalla radice Mar, morire”.(61) Il trapasso dalla Sicilia al continente avviene per mare, quindi, potremmo dire,...
di Alessandro Garigliano
Quando sotto le mura di Troia si doveva scegliere il modo di assediare la città, al fine di espugnarla, vi furono due punti di vista, due atteggiamenti esistenziali, archetipici: uno era il cavallo di Ulisse. Affrontare la dura realtà coi colori dell’intelligenza. Sfruttando l’astuzia penetrare la meta bramata. Vengono usate insomma le stesse armi della realtà multiforme e cangiante. Achille, invece, contrasta la realtà affrontandola di petto....
di Alessandro Garigliano
A proposito di nekuia, del senso simbolico del viaggio negli inferi che
attraversa il nostro romanzo, risulta affascinante considerare l’articolo di A.
Romanò. Se, come abbiamo sostenuto, il nostos del protagonista avviene in una
dimensione oltremondana, nell’unico luogo che può assolutamente offrire a chi ha il
privilegio di percorrerlo l’apprendimento della verità, se l’atmosfera in cui sono
immerse l’esperienze del protagonista rimanda alla dogmatica certezza dei sogni
profetici, allora ha ragione A. Romanò...
di Alessandro Garigliano
Il viaggio di ritorno di ‘Ndrja è un ripiegamento e una fuga dal continente negativo alla positività dell’isola, dalla terra al mare, dalla guerra alla pace, dal presente della disfatta al passato di Cariddi. Ma attuandosi il viaggio il rapporto etico si ribalta. Passando dal tempo della memoria e della prospettiva mentale (speranza, volere, parole) al tempo dell’azione, l’eroe passa dal positivo al negativo, da un passato...
di Alessandro Garigliano
“‘Dove stiamo andando’, chiede Enrico di Ofterdingen, l’eroe dell’omonimo romanzo di Novalis, alla misteriosa figura femminile che gli è apparsa accanto all’antichissima rupe nella foresta, dove è diretto il nostro cammino? ‘Sempre verso casa,’ gli risponde la fanciulla, conducendolo a una larga e luminosa radura”.(1)
Iniziamo così il nostro viaggio attraverso Horcynus Orca, accompagnando il protagonista verso quella che sarà la sua unica possibile meta. Rilevando la pregnante...