di Giorgio Mascitelli
Prima dell’avvento dell’epidemia di Covid 19 e delle conseguenti misure di distanziamento la forma di vita sociale più tipicamente contemporanea nelle nostre città era quella dell’organizzazione di grosse manifestazioni che tuttavia non restano confinate in uno spazio apposito magari di tipo fieristico, ma tendono a coinvolgere tutto il territorio cittadino con una miriade di eventi collaterali o addirittura non hanno nessun evento centrale, ma consistono proprio nella...
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di Andrea Inglese
Gallimard lo voleva per la sua storica “Série Noire”, Seuil lo voleva per la collezione “Fiction et Cie”, fondata nel 1974 dal poeta Denis Roche, persino l'esigentissima Minuit, che non ha nemmeno una collana di poesia, lo voleva, e non un solo volume, ma i suoi 9 libri, che per lui altro non sono che le 9 cantiche di un solo macro-poema.
Dopo aver suscitato un’attenzione isterica nel mondo...
Nota sul film "Quando c'era Berlinguer" di W Veltroni
di Francesco Forlani
Two, three, four, eins, zwei, drei
Es is nichts dabei
Wenn ich euch erzaehle die Geschichte
Due, tre, quattro, uno, due, tre.
Non succede niente se ti racconto la storia,
niente di particolare.
Der Kommissar - Falco
Venerdì 4 aprile sono andato al cinema, al Massimo di Torino, per vedere l'opera che W Veltroni ha dedicato alla figura di Berlinguer nel trentennale della sua scomparsa.
Mi...
Quando i gioielli sono discreti: per un’estetica della vulva
di
Marilisa Moccia
Chi avrebbe mai pensato ad una estetica della vulva? Eppure, la sempre maggiore esposizione cui sono sottoposti gli organi genitali, di qualsiasi sorta di esposizione si tratti, sembra proprio aver fatto nascere l’esigenza di una vagina che è chiamata a rispondere a rigidi dettami di bellezza come estrema pratica igienica. Via tutti i peli, per lasciar vedere più dettagli e...
di Giuseppe Zucco
Giuseppe del Moro è il protagonista di questo romanzo. Dottorando, assegnista, ricercatore, alla fine un perfetto esemplare di precarietà sociale e esistenziale - soprattutto una persona distratta, ma distratta a livelli epici. Com’è nato e si è sviluppato durante la scrittura del romanzo questo personaggio?
Giuseppe prima di essere un personaggio è la voce narrante del libro. Ho capito che volevo un personaggio che fosse al tempo stesso...
di Giuseppe Zucco
Di tutti i commenti che hanno tratteggiato l’inevitabile scia dietro il varo di Reality, il nuovo film di Matteo Garrone, ce n’è uno parecchio persistente. Il film sarebbe arrivato fuori tempo massimo. Per essere davvero incisivo – carico di indignazione, palpitante di una denuncia sociale - avrebbe dovuto sfilare nelle sale quando il fenomeno mediatico del Grande Fratello piantava la sua bandierina sulle vette dell’auditel.
Il ragionamento è...
di Andrea Inglese
Inutile trattarle con ironia o condiscendenza, le narrazioni esistono nel frantumato mondo della sinistra italiana, ed esistono ancora prima che qualcuno come Vendola ne denunci l’insufficienza o la mancanza. Avranno perso la maestosità novecentesca, ma pur diminuite e rabberciate affiorano nelle discussioni pubbliche o private, in bocca a dirigenti di partito o nei messaggi in rete tra militanti. Ve ne sono due almeno, tra le più ricorrenti...
di
Francesco Forlani
« What leaf-fringed legend haunts about thy shape
Of deities or mortals, or of both,
In Tempe or the dales of Arcady?
What men or gods are these? What maidens loth?
What mad pursuit? What struggle to escape?
What pipes and timbrels? What wild ecstasy? »
(John Keats, Ode on a Grecian Urn, vv.5-10) (( « Quale leggenda intarsiata di foglie pervade la tua forma
Di dei o di mortali, o di entrambi,
Nella Valle di...
di Luca Lenzini
“Dove sono stati per tutto questo tempo i progressisti?” La domanda posta da Massimiliano Panarari a p.122 di L’egemonia sottoculturale. L’Italia da Gramsci al gossip (Einaudi) riguarda l’ultimo trentennio di storia patria, e merita attenzione.
Secondo l’autore, docente di “analisi del linguaggio politico” all’università, quel periodo ha visto il trionfale instaurarsi nel corpo sociale della sottocultura dell’intrattenimento e del gossip, funzionale all’“episteme della contemporaneità postmoderna” (p.9): diffusa in...
Alcune considerazioni sulle affermazioni di Giorgio Clelio Stracquadanio, il film Videocracy e il documentario Il corpo delle donne.
Di Carlo Antonicelli
Non se avete mai prestato attenzione a come certi fenomeni colpiscano la mente quando li si incontra per la prima volta per poi perdere il proprio impatto emotivo quando gli stessi fenomeni tendono a ripresentarsi con una certa frequenza.
Ricordo che giovanissimo ero appena arrivato a Roma e vidi...
Da martedì 17 marzo al Cinema Lumière una retrospettiva e un convegno dedicati all'autore di La società dello spettacolo
"Il mondo è già stato filmato, si tratta ora di trasformarlo". È una sua celebre citazione a dare il titolo alla personale - suddivisa in proiezioni al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna e in un convegno all'Auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna - dedicata all'opera...
di Stefano Gallerani
«Questo progressivo sbiadire delle relazione umane non manca di porre qualche problema al romanzo. Come si potrà, infatti, perseguire la narrazione di passioni focose sviluppate lungo svariati anni e talvolta in grado di far sentire i propri effetti su diverse generazioni?»
(Michel Houllebecq, Estensione del dominio della lotta)
Con una detonazione si apre anche Il sopravvissuto, secondo romanzo di Antonio Scurati pubblicato nel marzo del 2005, a pochi...