di Cornelius Castoriadis Da "Contro l’economia: scritti (1949-1997)", raccolta di saggi a cura di Raffaele Alberto Ventura. Con una nota di lettura di Andrea Inglese.
di Giorgio Mascitelli
Nel 1979 la RAI trasmise il telefilm americano Holocaust, che sdoganava, per così dire, a livello di cultura di massa il tema della persecuzione nazista degli ebrei. Avevo dodici o tredici anni e, benché non mi avesse fatto particolare impressione, mi ricordo di avervi assistito in compagnia dei miei genitori; che non mi avesse particolarmente colpito dipende forse dal fatto che a casa avevo già ricevuto succinte...
di Andrea Inglese
I destini generali è un saggio di critica della cultura, scritto da uno dei migliori studiosi italiani di letteratura moderna e contemporanea. La letteratura costituisce ancora una chiave di lettura importante per la comprensione della società attuale e non mancano in Italia autori che hanno prodotto, in anni recenti, lavori importanti su questo fronte. Penso in modo particolare a Carla Benedetti con Disumane lettere (Laterza, 2011) o...
Di Andrea Inglese
Vi è una critica al capitalismo di matrice marxista affascinata dalle potenzialità emancipatrici insite nelle contraddizioni più avanzate tra forze produttive e mezzi di produzione. In quest’ottica, va letta l’insistenza sul “capitalismo cognitivo”, e sulle forze antagoniste che in esso si formerebbero, acquisendo via via consapevolezza del proprio compito rivoluzionario. Il carattere rassicurante di questa lettura della realtà consiste nell’immaginare che, ancora una volta, l’attuale sostituto dell’antica...
di Michele Sisto
Kafka non serve, non aiuta. È questa la sentenza pronunciata dal filosofo Günther Anders a conclusione del suo saggio-processo del 1951, Kafka: pro e contro. A noi, che oggi riconosciamo l’opera di Kafka come uno dei culmini della letteratura universale, il verdetto di Anders appare spropositato, sconcertante; ma quando fu pronunciato non appariva tale, era anzi condiviso da molti, e non solo nell’ambito della critica di ispirazione...
di Günther Anders
Da tempo ho il sospetto che ciò che nella letteratura è definito “appassionante”, debba questa sua caratteristica al tabù. È questo il motivo del ruolo centrale dell’assassino nella tragedia. L’angoscia dell’incesto eccita lo spettatore di Edipo. La tensione subentra perché all’orizzonte affiora l’inquietante possibilità della violazione di un tabù. Quando il tabù che sta alla base di un dramma ha perso la sua capacità terrifica e quando...