di Angela Bubba
L’uomo si trascinò faticosamente al centro del palco, era sudato e vestito con abiti inconsueti e nessuno vi badò finché una delle telecamere, quella frontale, non incappò nello scintillio del suo cranio aguzzo e a tratti spettinato. Quindi il cameraman sbottò in un urlo automatico, ma non ottenne risposta; l’uomo spiccava sul pavimento, luminoso e innaturale per la sua estensione, e s’addensava man mano in un’ombra oscillante,...
di Giuseppe Zucco
Si sa, gli scrittori sono esemplari romantici: così il cinema, quando non è impegnato nella caccia al retino della propria figura romantica per eccellenza, cioè il regista (ultimo capofila, Hitchcock), mobilita schiere di professionisti e maestranze per catturare e offrire al pubblico il visino pallido, tendenzialmente deperito ma luciferino, di un asso della penna.
Ovviamente, sfogliando l’albo mondiale della letteratura, esiste una quantità di scrittori la cui vita...
(Giovedì prossimo è in uscita per Guanda Nel nome dello Zio, il nuovo romanzo di Stefano Piedimonte, il quale gentilmente ci regala l'anteprima, qui di seguito, del quinto capitolo. G.B.)
di Stefano Piedimonte
Lo Zio era seduto al « tavolino reale » del bar Magna Grecia, una struttura imponente costruita sul litorale di Varcaturo imitando le linee (e la grandezza) del Partenone, sorta da un giorno all’altro in un’area destinata...
di Bruce Schneier
Il Grande Fratello non è quel che era solito essere. Lo stato totalitario che George Orwell descrisse nella sua opera più famosa si basa sullo scenario degli anni Quaranta. La società dell’informazione attuale non somiglia per niente al mondo di Orwell, e l’osservazione e l’intimidazione di una popolazione oggi differiscono di gran lunga dall’esperienza di Winston Smith.
La raccolta di informazioni in “1984” era intenzionale; oggi è involontaria....