di: Federico Pevere
E' una tragedia, zingara, da lacrime, da dividerci il mondo. Due attori da periferia. Entrambi sono all'ultima possibilità. Il Primo storto come una malattia, un ultimo stadio, una voce che ripete le rimangono una decina di giorni al massimo. Di marmo come la sua terra, i Balcani o il fegato d’Europa, immondezzaio ostinato: all’occorrenza cimitero, all’occorrenza occorrenza.
Invincibile come la sconfitta, Il Primo. L’Altro, fatto di bolle...