di Matteo Quaglia
C’è una mano che stringe la tua, le dita intrecciate nella presa degli innamorati.
Il divano-letto è un vascello di sconfinati ricordi, assorbe il sudore del tuo corpo e si tende sotto la calura estiva, che filtra dalla finestra spalancata sul cemento della corte interna.
Quel cemento coperto di catrame sta ribollendo silenziosamente e tu hai ancora l’orecchio destro tappato. Il divano-letto sembra respirare, sotto di voi.
Questa è la...