di Gianni Biondillo
Per i razionalisti il tema era, a parità di risorse a disposizione, progettare una casa decorosa per tutti. Indipendentemente dal censo o dalla classe sociale. Era una questione etica non estetica.
di Gianni Biondillo
Qui si confonde l'arte fascista con quella che si è prodotta non ostante il Fascismo. Come se Piacentini e Terragni fossero la stessa cosa. Ma se c'era un architetto che Terragni odiava dal profondo del cuore era proprio Piacentini. Non a caso Terragni non costruì mai nulla nella capitale della retorica imperiale, Roma.
di Gianni Biondillo
(Sta per essere pubblicato un libro, Negli immediati dintorni, nato dall'iniziativa di Viavai - contrabbando culturale Svizzera/Lombardia - in collaborazione con Edizioni Casagrande e con gli amici di Doppiozero. Nel volume c'è anche un mio testo, che qui vi allego. L'8 febbraio ne parlano Marco Belpoliti, Luigi Grazioli, Matteo Campagnoli e Alberto Saibene a Writers. G.B.)
Le città non sono musei, c’è poco da fare. E meno male, viene...
di Gianni Biondillo
A Como il mondo l’hanno salvato i ragazzini. Cento anni fa, circa. Architetti ragazzi, che non hanno mai conosciuto la vecchiaia, morti quando ancora i giovanili furori non erano stati sostituiti da un professionismo senz’anima. Altri sono sopravvissuti al conflitto, hanno conosciuto l’euforia del dopoguerra, il boom economico; avrebbero potuto portare avanti gli ideali dei loro compagni di viaggio ma non l’hanno fatto. Tutto era cambiato, cosa...