di Giuseppe Rizzo
PiEmmeBi. Oppure: PmB. Insomma: Porcaminchiabuttanazza. Pensavo che questa si sarebbe venduta come niente. Semplice veloce leggera. Non come le solite maleparole schife che si sentono ancora oggi a Palermo. I palermitani non ci sanno fare con le parolazze. Non le sanno dire. E non le sanno inventare. Prendiamo per esempio arruso. A meno che uno non passi il tempo a leccare più libri che gelati, non...
di Giuseppe Rizzo
Scongiuravamo la neve per tre motivi: casa nostra sarebbe crollata, mamma sarebbe morta, papà l’avrebbe ammazzata. Era lei che desiderava la neve. Nelle baracche di Fondo Picone, al fiume Oreto, tutti sognavamo un tetto da quando Gesù aveva inventato le case popolari e il sindaco di Palermo le aveva distribuite come ostie. A noi, niente. Secondo mamma perché eravamo dei peccatori. Secondo papà perché erano dei cornuti....
di Giuseppe Rizzo
Un cattivo odore che non è pupù o monezza vuol dire che qualcuno è morto o sta per morire. Al funerale di mamma c’era puzza di elefanti morti, anche se non so che odore fanno gli elefanti quando muoiono. Ne ho odorato uno da vicino quando è venuto il circo alla Fiera, ma era vivo e mamma mi ha proibito di sparargli col mio lanciarazzi. Comunque. Faceva...
di Giuseppe Rizzo
Laura è accovacciata sul cofano della macchina. I vetri sono appannati, fuori piove, ma io sono abbastanza sicuro che sta piangendo. Si tiene la testa con le mani, ogni tanto si gira e mi guarda. La cosa va avanti finché non scendo io, e allora lei sale.
La supero senza guardarla, per paura che mi possa trasformare in una statua di sale. A piazza delle Vergogne, sotto l’acqua,...
di Giuseppe Rizzo
Capelli di donna. Biondi, scuri, grigi, secchi. Ossa. Femori, clavicole, crani. Denti. Di adulti, di bambini. Valigie. Vestiti. Scarpe, libri, collanine, anelli. Centinaia di lettere mai spedite. Fascicoli. Schedari, numeri. Report di esperimenti. (Tagli coscia destra, soggetto morto per dissanguamento. Ripeti).
Questo è il mondo del padiglione 41 del campo di concentramento nazista di Lublino-Maidanek fino al momento della liberazione. Un secondo dopo, è un’aula di tribunale...