di Fabiano Alborghetti
Quattro frammenti (misericordia del tempo)
per Giovanni Orelli
I
Poi talvolta ci si perde.
Non che il cuore svuoti, no: le distanze
forse, altri luoghi o troppi anni
gli affanni concentrati in tutti i giorni
a fare un muro. Il nostro eterno imperfetto.
Bisognerebbe insistere, non essere affiancati
solamente. Sconfiggere le geografie, quando si può.
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II
Avevi ragione tu a dire
che se nulla c’è da dire, allora è meglio
un buon tacere. Troppe rane
concertini. Troppe cene di cretini.
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III
E quanto...
di Laura Barile
Pochi romanzi italiani contemporanei (ma Giovanni Orelli è svizzero) hanno la densità e al tempo stesso l'audacia e la leggerezza di Il sogno di Walacek, uscito da Einaudi del 1991 (tradotto in francese da Gallimard e in tedesco per Limmat Verlag) e ristampato oggi dalle romane edizioni 66th and 2nd, con un bel saggio di Rossana Dedola che si avventura e accompagna felicemente il lettore entro...