di Giorgio Morale
Un canto all’infanzia sterminata. Vista dalla luna di Chandra Livia Candiani
Con una copertina rosso fiammante Vista dalla luna di Chandra Livia Candiani (Salani, marzo 2019) è un libro terribile: comprende due raccolte, “Vista dalla luna”, composta tra il gennaio 1999 e l'aprile 2000, e “La porta”, composta tra il dicembre 2005 e il gennaio 2006, accomunate dal tema dell'infanzia . “Puttana vestita di nero”, “Ti ammazzo di...
di Giorgio Morale
La prosa dei poeti: Il libro Il silenzio è cosa viva di Chandra Livia Candiani (Einaudi 2018, € 12) ha come sottotitolo L’arte della meditazione, con un chiaro riferimento alla pratica del Buddhismo da parte dell’autrice. Esso però si può definire con un’espressione nietzschiana “un libro per tutti e per nessuno”. I libri per tutti e per nessuno sono libri che sfuggono alle etichette e che proprio...
di Giorgio Morale
Per alcuni le cose inutili sono indispensabili
Emoziona già la dedica, nel nuovo libro di Chandra Livia Candiani (“La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore”, Einaudi 2014, già su Nazione Indiana qui), che dice l'amore per tutto quanto costituisce il nostro essere nel mondo.
“… A chi amo, a chi mi ama, ai monaci della foresta, agli indifferenti e agli spaventati dell’amore e dell’amicizia, ai vivi, ai...
di Giancarlo Consonni
Acasadidio di Giorgio Morale (Manni) è un romanzo tagliente. Sulle cose. Con la determinazione di chi bracca la realtà dappresso senza mai essere invasivo: descrizioni contenute all’essenziale; le persone e gli accadimenti che vengono fatti agire sulla scena.
Efficace, per cominciare, la restituzione della scena primaria: gli squallidi uffici del Centro affiliato a una Associazione di volontariato che si occupa di collocamento della forza lavoro e di...
Giorgio Morale, A casadidio, Lecce, Manni Editore, 2009.
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Aspettavamo l’autobus, pioveva, e sentivo un dolore. Poi ho salutato Ico dal finestrino, lui ha risposto con un cenno sollevando l’ombrello, e l’autobus è partito. Subito dopo ho avvertito una stretta al pube, che si ripercuoteva – come un contraccolpo – sulla vagina. Erano le prime contrazioni, ma non lo sapevo. Me l’ha detto Alba al telefono.
«Vieni subito.»
È scattata la catena telefonica...