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Giorgio Mascitelli

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Quasi come un’egloga ( beh più o meno, insomma a voler essere precisi si poteva far di meglio, ma tant’è)

di Giorgio Mascitelli
Noi si è tutta brava e allegra gente di bosco e dove ci dicono di tagliare, noi si taglia; noi si porta sempre una simpatica ( e allegra) camicia a quadrettoni, che ci si slaccia allorché nella radura comincia a penetrare la luce del sole, dopo che qualche tronco è rovinato al suolo, e il clima si fa un po’ più caliente.

Nelle pieghe degli anni Ottanta

di Pasquale Palmieri
Chi scrive parte dal presupposto che quella stessa epoca non sia riducibile alle sole tendenze verso l’ottimismo e l’edonismo, ma sia allo stesso tempo attraversata anche da pesanti conflitti che ridefiniscono il rapporto fra individui e collettività

Le rovine di La Chiusa

di Giorgio Mascitelli
In questo romanzo dominano le rovine, le discariche abusive, le costruzioni fatiscenti e per l’appunto i cimiteri di macchine: esse sono una forma di allegoria della condizione storica del presente

Il ritorno della guerra rimossa

di Giorgio Mascitelli
l merito di questo libro è la capacità di presentare un quadro complessivo della situazione attuale in una maniera articolata e con un linguaggio fruibile anche dai non addetti ai lavori. Non era affatto scontato arrivare a proporre un’interpretazione convincente della situazione in una forma chiara e sintetica, data la complessità del quadro e dei dati.

La parola alle armi è uguale all’arma della parola?

di Giorgio Mascitelli
In un articolo apparso sul New Yorker, nel quale prende le distanze dall’attuale movimento di occupazione delle università in solidarietà con Gaza...

Il vecchio col bastone

di Giorgio Mascitelli
In occasione del centenario della nascita di Francesco Leonetti viene stampato un inedito dell'autore

Il ritorno dello scontro delle civiltà

di Giorgio Mascitelli
La guerra in Ucraina ha riportato in auge il concetto di scontro di civiltà che aveva conosciuto una sua prima fama negli anni novanta in occasione della definizione delle priorità della politica estera statunitense dopo la vittoria nella Guerra Fredda e l’emergere del fondamentalismo islamico

L’egemone degli anelli

di Giorgio Mascitelli
Nei giorni scorsi l’apertura della mostra dedicata a Tolkien a Roma ha portato numerosi commentatori, italiani e britannici, a parlare di costruzione dell’egemonia culturale della destra

La strage e la memoria

di Giorgio Mascitelli
In un lungo articolo apparso alcuni giorni fa su The Guardian lo storico della shoah Raz Segal ha parlato di uso della memoria dell’Olocausto come arma da parte dei dirigenti politici israeliani in occasione della nuova guerra di Gaza.

Il gentiluomo e la fortuna (opinioni di un disadattato)

di Giorgio Mascitelli
L'elemento narrativo della fortuna, spiega la critica, perde di forza con lo sviluppo della narrativa moderna, tuttavia nel contesto postmoderno la sua tendenziale eliminazione rappresenta l'illusione della coscienza postmoderna di vivere in mondo che ha eliminato il caso.

Risveglio canonico di una mattina canonica d’un’epoca canonica

di Giorgio Mascitelli
Lo sbarbato entra in cucina. Accende l’apparecchio radiofonico. Si prepara la colazione. Egli predilige canali radiofonici con musica non con notiziari, egli predilige lo Scheissli con il latte caldo

Paure e feticci del futuro ( dettagli)

di Giorgio Mascitelli
La rappresentazione antropomorfa dell'IA non è un fenomeno ingenuamente spontaneo, ma ha lo scopo di spostare l’attenzione dagli aspetti più socialmente dirompenti dell’intelligenza artificiale, favorendone l’accettazione nel quotidiano tramite la sua narrazione come qualcosa di naturale, fraterno o amoroso, la cui presenza è inevitabile.

L’ultimo giorno di Robespierre

di Giorgio Mascitelli
Si recupera così una dimensione che è quella dell’inconoscibilità e della parziale aleatorietà degli esiti, che visse ogni contemporaneo di quegli eventi storici. L’organizzazione narrativa del testo è insomma uno dei motivi del suo valore storiografico.

Ultimo giorno di scuola ( dettagli)

di Giorgio Mascitelli
Quand’ero ragazzo, i punk cantavano no future, si trattava nel nostro caso di un eccessivo pessimismo giovanile, la prima generazione che lo potrebbe sostenere a ragion veduta è proprio questa dei nati nel nuovo millennio.

Madre nel cassetto

di Giorgio Mascitelli
Vi è infatti una dimensione privatissima, addirittura intima, del personaggio e della vicenda che però riflette gli echi della società,

Investimenti e disinvestimenti ( dettagli)

di Giorgio Mascitelli
Nelle scorse settimane campeggiava nelle stazioni della metropolitana milanese una réclame recante lo slogan Investi in borse, non in borsa.

I pappagalli stocastici e la retriva ostilità del linguaggio al progresso

di Giorgio Mascitelli
La vicenda di ChatGpt è interessante però come esempio di ideologia corrente, visto che come tutti i prodotti IA essa ne veicola una, che  in questo caso possiamo dividere in due livelli

Siamo tutti nella stessa barca ( dettagli)

di Giorgio Mascitelli
A un certo punto la cassiera al supermercato dice che in pensione è meglio non andarci perché non sai cosa fare,

Il merito come nudo nome e come processo sociale

di Giorgio Mascitelli
La nuova denominazione del ministero dell’istruzione in istruzione e merito ha suscitato un’ondata di discussioni perché molti commentatori hanno temuto, e qualcuno auspicato, che sotto tale denominazione si nascondesse il tentativo di rianimare nella scuola le vecchie pratiche selettive

Crederci

di Giorgio Mascitelli
Noi in famiglia non crediamo nei selfie. Non occorre, credo, spiegare che quei sorrisi posticci, quelle pose frettolose, quelle angolazioni involontariamente caricaturanti quanto ci orrifichino...

La tirannide dell’io: la scrittura della storia nell’epoca del neoliberismo

Giorgio Mascitelli
Enzo Traverso affronta un tema, quello dell’emergere di un tipo di scrittura storiografica sempre più marcatamente soggettiva, che solo distrattamente può essere considerato specialistico, mentre in realtà tocca uno degli aspetti più tipici della cultura del nostro tempo.

Jameson legge Benjamin

di Giorgio Mascitelli
Non vorrei essere nei panni del recensore del Dossier Benjamin di Fredric Jameson ( trad.it di Flavia Gasperetti, a cura di Massimo Palma, Treccani, Roma, 2022, euro 26) perché sono tali e tanti gli stimoli che questo libro contiene che renderne conto, anche solo per sommi capi, nel breve spazio di una recensione è fatica improba.

Bonanza accende la luce

di Giorgio Mascitelli
Le cose e gli uomini differiscono per i segni che il tempo vi lascia: nelle prime la modificazione può essere talvolta reversibile, qualora il guasto sia riparabile, e la cosa tornerà come nuova, affidabile nella sua staticità...

Le competenze umane

di Giorgio Mascitelli
Durante i mesi invernali la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità una proposta di legge per l’introduzione sperimentale nella scuola secondaria italiana delle cosiddette competenze non cognitive, quali ‘l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale’

Diamanti nel cielo del denaro

di Giorgio Mascitelli
La notizia che la vendita di For the Love of God, il teschio tempestato di diamanti opera di Damien Hirst, per 100 milioni di dollari nel 2007, ossia il più costoso affare nella storia del mercato dell’arte, non sia mai avvenuta e sia uno scherzo architettato dallo stesso artista pare non abbia colto di sorpresa alcuni critici ed esperti di quel mercato

Una questione aperta: per il centesimo anniversario della nascita di Beppe Fenoglio

di Giorgio Mascitelli
Se c’è una cosa che non si dovrebbe fare, è parlare degli scrittori che si amano nei loro anniversari, come mi accingo a fare a proposito di Beppe Fenoglio, ma l’occasione è troppo ghiotta per poter tacere

Il fermo di Ferlinghetti

di Giorgio Mascitelli ( la scorsa primavera un amico mi aveva chiesto di immaginare qualche testo per ricordare Lawrence Ferlinghetti, ne è venuto fuori questa cosa qui, g.m.) Ferlinghetti, avendo scoperto che suo padre, morto prima della sua nascita, era nativo di Brescia e in particolare del popolare quartiere del Carmine, il 13 ottobre 2005 si reca sul posto a cercare la casa del padre ed eventuali tracce, ma gli abitanti,...

Soggettività, storicità e frin frin

di Giorgio Mascitelli   La questione del valore letterario è oggettivamente un po’ complicata in quanto c’è uno scarto tra i criteri che astrattamente e teoricamente pensiamo per stabilire cosa esso sia e il giudizio di valore che diamo concretamente su singole opere e singole letture. Tale scarto è tanto più ridotto quanto più si ha un gusto pronunciato e consapevole, ma sussiste sempre perché è ineliminabile nell’esperienza di lettura (e...

Il revival del teatro dell’assurdo nell’Italia contemporanea

di Giorgio Mascitelli Attualmente il dibattito pubblico del paese è saldamente incistato in una situazione nella quale una minoranza definisce liberticida, e dunque espressione di una dittatura sanitaria e di fascismo se non peggio, un provvedimento come il Green pass che agli occhi della maggioranza è la principale garanzia di ritorno alla libertà della circolazione e della abitudini, sospesa da 18 mesi di misure anticovid, la quale maggioranza a sua...

Note sullo ius soli

Alighiero Boetti, Mappa di Giorgio Mascitelli Sulle ali del successo alle Olimpiadi il presidente del CONI Malagò ha aperto la questione del cosiddetto ius soli sportivo ossia una rapida concessione della cittadinanza italiana per i figli di immigrati che abbiano risultati agonistici di interesse nazionale e hanno approfittato di queste dichiarazioni anche esponenti del PD e di associazioni antirazziste per rilanciare il tema più generale e importante dello ius soli per...
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