di Andrea Inglese Per Nanni Balestrini potrebbe valere la formula dell’identità moderna che Pirandello coniò per Vitangelo Moscarda, uno dei suoi più celebri protagonisti. Ma per l’autore siciliano, uno, nessuno e centomila esprime ancora uno scandalo della ragione, un paradosso che tende a paralizzare l’azione, laddove, applicata a Balestrini, tale formula sembra conseguire da una consapevole strategia produttiva d’opere e iniziative.
di Mauro Baldrati Slalomando tra i segni dell’amore, come sciami di frecce di Cupido dalla punta avvelenata, il narratore ci guida in un’indagine chirurgica e spietata sui meccanismi dell’innamoramento. Qui sta una delle discese agli inferi della Recherche: l’amore è impossibile, e l’amante è condannato all’infelicità, perché non potrà mai conoscere e tanto meno possedere la persona amata.
« qualche cosa che / provenga da mutilati orizzonti immaginari
di inconcepibile / travaglio»
Emilio Villa, Sybilla (foedus, foetus)
È una specie di proprietà ondivaga, radicata nel travaglio, a fare delle Marche una regione intermittente, che appare e spare da ogni topografia monumentale. Ecco perché Montelago è tutto un tracimare di incontri, di storie inconcluse ma - proprio per questo - traboccanti di avvenire. Questione di Viriditas, parola centrale nel pensiero di...
La casa editrice Giometti e Antonello ha recentemente pubblicato il volume Lettere e altri testi del filosofo Gilles Deleuze. Ospito qui un estratto dal fondamentale saggio Mathesis, scienza e filosofia, introduzione a Études sur la mathèse ou anarchie et hiérarchie de la science di Jean Malfatti di Montereggio (Éditions du Griffon d’or, Paris 1946).
Ho deciso di accompagnare l'estratto con un brevissimo frammento -in mia traduzione- tratto dal libro The...
NOTA INTRODUTTIVA
Luciano Caruso, Omaggio a Burri, (Le porte di Sibari), 1990
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata...
Eroe-Limite
di Ghérasim Luca
Traduzione di Laura Giuliberti
« La morte, la morte folle, la morfologia della meta, della metamorte, della metamorfosi o la vita, vita viva, vita sensazione, vivisezione della vita » sorprende, so, so, so il nome che prende , il nome, di nove sedie, di nove e sette, di sedici oggi e getti, di sedici oggetti contro, contro la, contro la morte o, se si vuole, per la morte,...
di Adrián N. Bravi
La maternità della lingua I
È possibile, mi chiedo, abbandonare la propria lingua, dal momento che questa non è solo un modo di parlare, o meglio, non ha a che fare solo con un corpo grammaticale, ma anche con un punto di vista? Possiamo, per diverse vicissitudini, voltarle le spalle, abbandonarla o sostituirla, però forse non potremmo mai fare a meno della maternità di quella lingua, intesa...
Mix
(A proposito di Hazkarà)
di
effeffe
Incontrare con il proprio lavoro quello dei musicisti, dei pittori o degli scienziati è la sola combinazione attuale che non si riferisca né alle vecchie scuole né a un nèo-marketing. Sono tali punti singolari che costituiscono i focolai di creazione, delle funzioni creatrici indipendenti dalla funzione autore, distaccate dalla funzione autore. Il che non vale soltanto per gli incroci di campi differenti, è ogni campo, ogni...
L'Abécédaire de Gilles Deleuze: E comme Enfance
"A proposito di ferie pagate mi ricordo la spiaggia di Deauville il primo anno delle ferie pagate. Uno spettacolo che per un regista di cinema doveva essere un capolavoro, con tutta questa gente che vedeva il mare per la prima volta, è prodigioso. Ho visto qualcuno che vedeva il mare per la prima volta nella sua vita. È splendido. Era una ragazzina della...
di Andrea Inglese
… la voce umana, il suono meno ragionevole in tutta la natura…
Italo Svevo
Nell’affrontare un tema arduo come il rapporto tra il romanzo e la musica nel Novecento, ho scelto di pormi consapevolmente in un’ottica eccentrica, interessandomi alla questione della voce. La voce, infatti, è una sorta di entità ambigua e spettrale, che abita sia il romanzo sia la musica, ma in modo problematico e sfuggente. Di primo...
Nota
di Sophie Brunodet
Ambiguo, no ambivalente
È come ritrovarsi nello spazio che si frappone, invisibile e quasi inconcepibile, eppure presente, tra l'immagine riflessa in uno specchio e colui che si specchia. Sono la stessa cosa e allo stesso tempo sono differenti; entrambi esistono. È un gioco di rimandi dall'uno all'altro tra riconoscimento ed estraneazione, identità e differenza, essere e possibilità altra d'essere. È un combattimento e una riconciliazione continua...
http://www.youtube.com/watch?v=IiiIEg9MWAg&feature=share&list=UUpV_XiM7fPwQnC5_HMbH1qg
Francesco Forlani in Alfazeta per Alfabeta2
Elektro-poetry a Milano (Libreria Popolare di via Tadino)
All'interno degli incontri di Tu se sai dire dillo
LIBRERIA POPOLARE DI VIA TADINO
via A.Tadino 18 3 ottobre 2013, giovedì ore 21
Andrea Inglese e Stefano Delle Monache presentano il libro Lettere alla reinserzione culturale del disoccupato + cd There's a choir in the straw stack (ed. ItalicPequod, 2013), in una performance per voce e live electronics...
di Francesco Forlani
Sono le 16 e 30 e alle 20 ho appuntamento con Giulia. Diciamo allora che mi rimangono poco più di tre ore per scegliere un libro, leggerlo e recensirlo qui su Nazione Indiana. Non me lo ha ordinato il dottore né commissionato un giornale ma devo dire che molte delle cose che faccio, per fortuna, non mi sono né ordinate né tanto meno commissionate. Entro alla Mood...
di
Francesco Forlani
Europeana è un libro uscito per la prima volta nel 2005 e riproposto un anno fa in una nuova edizione dalla siciliana duepunti. Se ne parlo oggi, in questa fine estate del 2012 è perchè la sensazione che ho, avendolo acquistato a Mesagne, alla libreria del mio amico Domenico Pinto, la Lettera 22, è che il libro sia effettivamente uscito nel momento in cui, su consiglio di...
di Giuseppe Zucco
Il rosso: Into the wild – Nelle terre selvagge (Sean Penn, USA, 2008)
È un film on the road, quello di Sean Penn, e viene da lontano. Non affonda le radici nella storia del cinema, ma nella letteratura, nei libri che hanno raccontato e dispiegato la potenza di un mito: quello del viaggio verso l’ignoto, della scoperta di un mondo sconosciuto e selvaggio.
Ovviamente, sfogliando il catalogo della letteratura mondiale, non...
Estratto da
La fabbrica dell’uomo indebitato
edizioni Derive approdi
di
Maurizio Lazzarato
Saggio sulla condizione neoliberista
« La Grèce, c’est le mauvais élève de l’Europe. C’est toute sa qualité. Heureusement qu’il y a des mauvais élèves comme la Grèce qui portent la complexité. Qui portent un refus d’une certaine normalisation germano-française, etc. Alors continuez à être des mauvais élèves et nous resterons de bons amis. »
Felix Guattari, intervista alla televisione greca del 1992
In Europa, alla...
di Davide Nota
«Il Barocco non connota un’essenza, ma una funzione operativa, un tratto. Il Barocco produce di continuo pieghe. Il suo tratto distintivo è dato dalla piega che si prolunga all’infinito.» (Gilles Deleuze, La piega).
L’alternarsi di un metro classico composto di settenari, endecasillabi ed alessandrini può consentirci lo svolgimento potenzialmente infinito della piega.
La riconquista metrica, o di ciascuna variante di linearità ritmica, è la funzione espressiva di uno...
di
Francesco Forlani
« What leaf-fringed legend haunts about thy shape
Of deities or mortals, or of both,
In Tempe or the dales of Arcady?
What men or gods are these? What maidens loth?
What mad pursuit? What struggle to escape?
What pipes and timbrels? What wild ecstasy? »
(John Keats, Ode on a Grecian Urn, vv.5-10) (( « Quale leggenda intarsiata di foglie pervade la tua forma
Di dei o di mortali, o di entrambi,
Nella Valle di...
Modello Cellulare, Fenomenologia, Superamento della Soglia, Energia ed Equità
di
Paolo Lapponi
La Cellula è dunque un sistema “autopoietico” nel dominio biologico-cognitivo. Su scale dimensionali topologicamente differenti, potremo sostenere che tutta l'organizzazione della vita sul pianeta è realizzata sul modello cellulare, con il quale condivide alcune caratteristiche strutturali essenziali, innanzitutto la “membrana permeabile”, che chiamerei in senso lato “capsula permeabile”. Anche il corpo umano possiede queste caratteristiche. Anche il suolo terrestre non...
di Mauro Baldrati
Di grande, di rivoluzionario non c’è che il minore. Odiare ogni letteratura di padroni.
Deleuze Guattari, Kafka
E se esistesse veramente?
Se esistesse un gruppo di scrittori – senza identità collettiva per ora – o per sempre – che utilizzando i codici e gli stili del genere noir produce una visione del mondo dove alcune tendenze vengono portate al limite di rottura e la realtà che ci sta intorno esplode...
Corrispondenza da Marsiglia sull’incontro internazionale
“Nouveaux territoires de l’art” 14-15 et 16 fèvrier 2002
di
Francesco Forlani
Ci sono cose che si fanno per convinzione, talvolta per un’idea precisa, un segno, forse per curiosità, e il desiderio diventa l’unico mezzo per andare fino in fondo, seguire una traccia, un’altra, fino a ricomporre un senso, un senso profondo, alla propria ricerca.
Il registro, la trama da seguire non può allora assecondarsi ad...
di Elio Matassi
La tragedia è un genere che ha goduto di una sua durata ormai venuta meno per sempre, come argomenta con estrema finezza George Steiner o, piuttosto, si assiste ad una trasformazione profonda della dimensione tragica? A tal proposito sono molto penetranti le osservazioni avanzate da Gilles Deleuze nella prima parte di “Differenza e ripetizione”, quando Kierkegaard e Nietzsche vengono eletti a padri putativi di un nuovo movimento...
di Mauro Baldrati
La questione dello stile è da sempre un elemento di pesatura rilevante per gli scrittori. Esistono pulsioni, risonanze, esiste, forse, il tempo; esistono concatenazioni di pensieri – siano essi coscienti, palesi, sinceri o menzogneri – che cercano di spiegare (ma anche di negare) la realtà. Scrivere produce un movimento forzato, più o meno lineare e indifferente ai mimetismi, alle reticenze, alle finzioni di chi scrive, che organizzando...