di Orsola Puecher La piccola targa di ottone è ancora là, incastonata nel marciapiede, lo è stata nel silenzio e nella solitudine delle strade deserte e del lockdown. Testimonia lo stesso e rende onore a chi tomba e sepoltura non ha potuto avere.
di Orsola Puecher E ora che tutti i protagonisti di queste vicende se ne sono andati, non resta che raccogliere indizi, rispolverare ricordi di racconti, cercare i documenti. L’ultimo ritrovamento della mia ricerca riguarda un tassello apparentemente secondario, ma non meno importante, la fuga in Svizzera di mio padre Virginio, la cui stessa vita, dopo la deportazione in Germania del notaio Puecher, era in pericolo.
di Gianni Biondillo
C’è sempre stato un prima e un dopo per te, Mario. Niente terre di mezzo, niente compromessi, zone ambigue. Un taglio netto: prima, dopo.
C’è la tua vita di ragazzo, di studente del liceo Manzoni, che al ginnasio modellava la creta di nascosto, come gioco, come inconsapevole tirocinio, come anelito. E c’è la morte di tuo padre e di tua madre, nel volgere di neppure due anni, nel...
di Orsola Puecher
Ogni anno il 27 Gennaio Giorno della Memoria, volenti o nolenti, si presenta una motivazione forte e contingente per scrivere, documentare e ricordare agli smemorati e ai negazionisti di turno la Memoria dei Campi, titolo del documentario incompiuto sulla liberazione dei campi di concentramento nazisti...