di Gian Piero Fiorillo Non vedrò la fine. La città è ormai stabilmente occupata dagli Immateriali, che ne hanno decretato la distruzione. Non possiamo contrastarli, non conosciamo la loro grandezza, né forma o altro.
di Gian Piero Fiorillo
Nessuno se lo aspettava. Come fai ad aspettarti che un uomo grande, sano di mente, un lavoratore molto stimato nel suo campo, decida di asciugarsi i capelli mentre è ancora a bagno nella vasca e ascolta la musica, anche se la musica in quel momento è triste, così triste. Così triste da far venire pensieri di morte. È stato detto che un grand’uomo costringe gli altri...
di Gian Piero Fiorillo
Ferlinghetti, io vorrei
Che tu e Corso e Ginsberg
E Jack e tutti gli altri
Possiate non avere pace
Se pace è la coscienza stanca dei morti
Possiate rivoltarvi nella tomba
Irrequieta sentendo il vostro nome
E i versi
Sulla bocca degli adolescenti
Aspettando - sempre aspettiamo qualcosa
Che il prato partorisca altri fiori
Altre margherite
Altre canzoni e speranze
Vorrei sentire ancora la vostra voce
Sirene familiari e pericolose
Perché ci avete insegnato l’inquietudine
E che soltanto l’inquietudine...
di Gian Piero Fiorillo
Non riesco a cogliere il tuo punto di vista, Bechterev. stiamo parlando di compatrioti!
Qui non si tratta più di compatrioti, queste categorie non contano più niente.
Ma…
Qui si tratta di chi sopravvive e chi no. E sopravvive solo chi uccide.
È terribile.
Dunque, vuoi essere dalla parte dei morti o degli spietati?
Il 1940 fu un anno tenebroso. La guerra più crudele entrò nel...
di Gian Piero Fiorillo
Se sono giovani e stanno bene ti danno fastidio perché li vedi palestrati
Se chiedono l’elemosina li disprezzi perché sono mendicanti
Se protestano per vedere riconosciuti i diritti sul lavoro ti indignano perché loro almeno un ...
di Gian Piero Fiorillo
fra la vita e la norma c’è una tensione
quando il movimento che la esprime diventa legge
il crimine è compiuto
Ho davanti un centinaio di studenti fra sedici e diciotto anni, qualche insegnante, un preside. Siamo alla fine di un viaggio intorno alla follia e allo stigma che da sempre marchia i fuori norma. Ho immaginato più volte questo momento, mi sono chiesto cosa avrei potuto dire che...
di Gian Piero Fiorillo
e poi che m’importa, scopriranno che sono comunista, non m’importa se lo scoprono, non gl’importa di scoprirlo, ho settant’anni cosa vuoi che mi accada, al massimo mi catturano, catturano forse la mia anima? invaderò i social media di germi del comunismo, scriverò che uno spettro si aggira per il mondo, farò proseliti sul web – virtuali, direte, ma non sarebbe già una buona cosa se la...
di Gian Piero Fiorillo
Era lì, sono sicuro. M’è preso un colpo. Adesso ci sono solo i cocci del finestrino per terra. Ci hanno fregato la macchina. E mo’ chi glielo dice a Sonia? Saltano le vacanze? Che palle, madonna che palle.
Le vacanze non saltano, non saranno due ladri di galline a fermarci, il nipote di Sonia ci presta la Golf, andiamo a sporgere denuncia, poi le telefonate ai parenti....
di Gian Piero Fiorillo
La sorella s'è tolta il cilicio!
Oh! la sorella. S'è tolta il cilicio.
Come se un folle si togliesse la camicia di forza!
Prendetela, ordinò la Madre.
La sorella senza cilicio correva leggera per i corridoi le stanze e il chiostro di quel convento che conosceva bene. Aprì una porta e fu nell’orto del contadino Ezechiele, scese pochi gradini ed eccola in un sottoscala senza pareti, coperto da fronde di...
di Gian Piero Fiorillo
“Il diavolo dà, ma non regala” disse Saverio alzandosi improvvisamente dal tavolo. Una smorfia gli graffiò il volto. Guardò obliquo tutta la stanza, mugghiò, chiese all’educatore che si voltò stupito: “Dottore, io me ne posso andare?”
-Andare? Ma se sei qui da un quarto d’ora.
-Dottore io non ce la faccio.
-Senti, Saverio, non puoi non farcela, se fate tutti così qui che succede? Non si va avanti.
-E lo...