Eroe-Limite
di Ghérasim Luca
Traduzione di Laura Giuliberti
« La morte, la morte folle, la morfologia della meta, della metamorte, della metamorfosi o la vita, vita viva, vita sensazione, vivisezione della vita » sorprende, so, so, so il nome che prende , il nome, di nove sedie, di nove e sette, di sedici oggi e getti, di sedici oggetti contro, contro la, contro la morte o, se si vuole, per la morte,...
di Andrea Inglese
Finché finzione ci separi
Per lo più vi è la finzione, fortunatamente. Possiamo usare la terza persona, e assegnarle un paesaggio, delle azioni da compiere, dei sentimenti da provare, degli oggetti da prendere in mano, possiamo raccontare delle storie, delle storie brevi (racconti) o delle storie lunghe (romanzi). Il termine finzione è qualcosa di enormemente rassicurante. Ci sono film di finzione, finzioni teatrali, e naturalmente le serie TV...
di Carlo Carlucci
Micheline Catti pittrice e compagna di Luca ha fornito a Andrè Velter, prefatore dell’edizione Gallimard di tre testi fondamentali del poeta, una inedita, illuminante confessione del marito il quale affermò che se si infrange la forma in cui è prigioniera la parola nuove relazioni si manifestano: la sonorità si esalta, emergono segreti addormentati, l’ascoltatore è introdotto in un mondo di vibrazioni che presuppone una partecipazione fisica, simultanea...
François Cavanna se n’è andato. Ha segnato col suo humour dissacrante eppure felice un epoca, la seconda metà del secolo scorso e anche l’inizio di questo. Fondatore di Hara-Kiri negli anni sessanta, intorno al ’68 cambiò titolo alla testata che divenne Charlie Hebdo e tale è restata fino alla sua scomparsa mercoledì scorso per complicazioni polmonari.
Si sono scomodati un po’ tutti a rendergli sinceri tributi a cominciare da...
Come una favola.
Nata e vissuta (tutta la vita) senza punti di riferimento (padre, madre, religione, amici….) scrivere fu giocoforza, fu improrogabile necessità dettata dal bisogno di ritrovare se stessa, di riconoscersi, di darsi nome, connotati, un’identità.
Il titolo del suo capolavoro, Giù la piazza non c’è nessuno, può apparire fuorviante, la scrittrice di fatto popola le settecento pagine incantate di una miriade di personaggioggetticosepiante. La totalità di...
di Carlo Carlucci
Micheline Catti pittrice e compagna di Luca ha fornito a Andrè Velter, prefatore dell’edizione Gallimard di tre testi fondamentali del poeta, una inedita, illuminante confessione del marito il quale affermò che se si infrange la forma in cui è prigioniera la parola nuove relazioni si manifestano: la sonorità si esalta, emergono segreti addormentati, l’ascoltatore è introdotto in un mondo di vibrazioni che presuppone una partecipazione fisica, simultanea...
di Claire Trean
trad. di Carlo Carlucci
Gherasim Luca apparteneva alla piccola schiera degli amici di Anne Zamire. È grazie a lei che Jacques (Bertoin n.d.t.) lo ha conosciuto agli inizi degli anni settanta. Luca strinse subito amicizia con lui. Ed è proprio Luca che è citato in Moins Cinq (pag. 49) là dove Jacques narra del suo apprendistato come scrittore e del suo imbarazzo quando gli si chiedeva di che...
trad. di Daniele Ventre
Quarto d'ora di cultura metafisica
Allungo sul vuoto
ben disteso sulla morte
idee tese
la morte tesa sopra la testa
la vita presa a due mani
Drizzare insieme le idee
senza toccare la verticale
e portare al contempo la vita
Davanti al vuoto ben teso
fermarsi un momento
e riportare idee e morte alla loro posizione di partenza
Non sollevare il vuoto dal pavimento*
tenere idee e morte tese
Angosce larghe
la vita sopra la testa
Flettere il vuoto in avanti
facendo una...
tratte da La Fine del mondo (Poesie 1942-1991), Librairie José Corti e Edizioni Joker, 2012.
Traduzioni di Alfredo Riponi, Rita R. Florit e Giacomo Cerrai
LE RÊVE EN ACTION
la beauté de ton sourire ton sourire
en cristaux les cristaux de velours
le velours de ta voix ta voix et
ton silence ton silence absorbant
absorbant comme la neige la neige
chaude et lente lente est
ta démarche ta démarche diagonale
diagonale soif soir soie et flottante
flottante comme les...
Son corps léger...
Son corps léger
est-il la fin du monde?
c'est une erreur
c'est un délice glissant
entre mes lèvres
près de la glace
mais l'autre pensait:
ce n'est qu'une colombe qui respire
quoi qu'il en soit
là où je suis
il se passe quelque chose
dans une position délimitée par l'orage
Près de la glace c'est une erreur
là où je suis ce n'est qu'une colombe
mais l'autre pensait:
il se passe quelque chose
dans une position délimitée
glissant entre mes...
di Andrea Inglese
Je ne vois personne, je ne vois rien, je n’ai jamais rien vu. Plus j’y réfléchis, moins je vois des choses, et moins je vois des choses, plus elles me font frémir.
Ghérasim Luca
1.
Quello che si vede, poco,
è sempre di nuovo sotto gli occhi,
come ripetendosi, ma non è
lo stesso, non tornerà mai
così, radente, evasivo,
come ora, non sarà quindi
mai visto, anche se
ci metterai anni a leggerlo,
anni per capirlo
qualunque cosa...
da La fine del mondo (1969)
tradotta da Andrea Raos
Io ti floro
tu mi fauni
Io ti scorzo
io ti porto
e ti finestro
tu mi ossi
tu mi oceani
tu mi audaci
tu mi meteoriti
Io ti soglio
io ti straordinario
tu mi parossismi
Tu mi parossismi
e mi paradossi
io ti clavicembalo
tu mi silenti
tu mi specchi
io ti orologio
Tu mi miraggi
tu mi oasi
tu mi uccelli
tu mi insetti
tu mi cataratti
Io ti luno
tu mi nuvoli
tu mi altamarei
Io ti trasparento
tu mi penombri
tu mi traslucidi
tu mi castelli
e...