Piccola Telemachia
di
Lucio Saviani
Erano anni di partenze, quelli, per me. Partenze senza distacco, senza saluti, partenze fatte in fretta, di corsa, con il ritorno già stampato. Un viaggio quotidiano. Mattiniero, quasi sempre in piedi e quasi sempre con lo stesso compagno, e allo stesso posto, come fosse prenotato. Un treno con due soli vagoni, quello delle 7.40 per Napoli, ferro e legno. Le sedute erano rigide, di legno, quelle della...