di Davide Gatto
Uno scrittore e saggista poliedrico e inafferrabile Georges Bataille (1897-1962), un non specialista che si è concesso la libertà di rincorrere il suo pensiero attraverso i tradizionali confini accademici tra le discipline riuscendo nel contempo a stimolare con la sua eccentricità la riflessione di specialisti quali Sartre, Blanchot, Derrida, Arendt, Baudrillard e altri, tanti che citarli tutti renderebbe assai lungo l’elenco.
Un pensatore inoltre caparbio e ossessivo -...
da L'equivoco della cultura
(due estratti dalla rivista « Comprendre » n° 16, Société Européenne de culture, Venise 1956)
di
Georges Bataille
nuova traduzione di Francesco Forlani
Chiedo venia per aver posto dall'inizio la questione al di fuori dei soliti punti di vista. La prima forma di cultura non appare ai miei occhi la stessa che intendiamo nella maggior parte dei casi. Intendiamo infatti, abitualmente, la cultura come individuale, ma i popoli primitivi -...
di Nicola Fanizza
La decisione del governo turco di chiudere la frontiera con la Siria mi ha fatto andare con la mente alla rivolta che nel 1863/64 investì il «Regno del Congresso» – così era chiamata quella parte della Polonia che nel 1815 si era deciso di assegnare ad Alessandro I. Nel corso della repressione, la polizia zarista non poteva, però, inseguire i ribelli polacchi al di là dei confini...
di Marco Rovelli
"Solo la prova asfissiante, impossibile dona all'autore il mezzo di spingere lontano la sua visione, di andare incontro all'attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l'autore non sia stato manifestamente costretto?". Così Georges Bataille nel 1957. Ho pensato a questo, leggendo "La vita oscena" di Aldo Nove. Un libro estremo, nel senso pieno e...
di Mario Benedetti
Laceratio verticis
Capitolo Primo
I
So da chi iniziare e come. Ma fino a un certo punto. Apollinaire, Bataille, Michesltaedter. A proposito di che? A proposito dei corpi. Adopero questa formula, non so usare altre parole.
Riprendo una strofa della poesia Cortège, dalla raccolta Alcools di Guillaume Apollinaire. La mia traduzione è la seguente:
“Gente passava e vi cercavo il mio corpo.
Tutti quelli che sopraggiungevano e non erano me stesso
portavano a...
di Stefano Gallerani
È l'imbecillità realista che non si ferma a dirsi che niente, per quanto una mano possa sprofondare nelle viscere del mondo, vi sarà mai nascosto, perché un'altra mano ve lo può raggiungere, e che ciò che è nascosto altro non è mai che ciò che manca al suo posto, come si esprime la scheda di ricerca di un volume quando è smarrito nella biblioteca.
(Jacques Lacan, Il seminario...
di
Francesco Forlani
Quando Franz K. ha deciso di lasciare Nazione Indiana, Giovanni Cossu gli ha dedicato una invettiva che valeva più di ogni ragionamento, riflessione, che pure quella decisione, improvvisa, per molti di noi ingiustificata, aveva provocato.
La voce di Giovanni Cossu trasmetteva infatti una rara forma di energia in cui l'umana incazzatura, nei confronti dell'amico, trascendeva l'umano per diventare qualcosa di naturale. Il processo esattamente agli antipodi di quanto accade...
Lo scorso dicembre, mentre eravamo a Procida per organizzare il nostro laboratorio Dante , Martina e Marco mi hanno suggerito, si fa per dire, di iscrivermi ad un sito completamente dedicato ai libri. In questi mesi di ricostruzione almeno virtuale della mia biblioteca, esplosa in mille pezzi, scatole di cartone e luoghi, sono nate oltre ad un vero e proprio libro, frutto di una corrispondenza con una lettrice del...