"Fra la stuoia, le gambe dei mobili e lo spazio sotto il letto, scoprivo a volte non soltanto isole senza nome, ma anche nuove stelle, ignoti sistemi solari, galassie intere. Se mi avessero rinchiuso in prigione, certo mi sarebbero mancate la libertà e svariate altre cose, ma non avrei patito la noia, sempre che mi avessero lasciato tenere, nella mia cella, una confezione di domino o un mazzo di carte, due scatole di fiammiferi, una dozzina di monete o un pugno di bottoni: avrei trascorso la mia giornata seduto a sistemarli."
di Davide Orecchio
– Credo ne abbia avuti a decine, e di razze diverse.
– È vero. Certosini, soriani, birmani, meticci, bastardi. Ho perso il conto. Ricordi la gatta grigia e nera che, quando lui l’accarezzava, faceva le puzze?
– Pensavo proprio a lei. Il professore avrà avuto trent’anni.
– Non più di trenta.
– Rincasava nel bilocale di Ponte Milvio.
– Acqua Acetosa.
– Sì. La prima moglie era ancora in casa editrice. Lui posava...
Pianoforte a "code" inventato da ⇨ Athanasius Kircher
per rallegrare e curare la malinconia di un principe italiano depresso.
Gioacchino Rossini Duetto buffo di due gatti
Montserrat Caballé & Concha Velasco
Per sollevare lo spirito di un principe italiano gravato dalle cure della sua posizione, un musicista creò per lui un piano a gatti. Il musicista selezionò gatti le cui voci naturali fossero di tonalità differenti e li sistemò...