di Gabriela Fantato
in viale sarca
la linea a perdita di sguardo
si dà potentemente grigia
di cubi: facciata d’occhi
senza mani alla finestra
(superficie dissennata
nel ripetersi di case a deserto
in sempre passi, uno su uno,
uno su mille; a sorte)
segnato a dito sta l’azzurro
quella bellezza che ci buca
nella voluttà che convince a vivere
proprio qui sotto, qui da noi in basso cielo
dove la vita come aria si consuma
e l’angolo ottuso della visuale
s’affoga da una riva alla...