di Marco Simonelli
Spirava
in quel ballo a Lisbona
un’aria di fine d’epoca
di tramonto dell’Europa ripartita in classi
prepotente e raffinata
ingiusta e stravagante.
Il mio vestito arancio roteava
nel mezzo della pista.
In quegli anni quasi tutti gli artisti divoravano
la vita come per farla finita al più presto:
usavano il sesso come una droga
e la droga come il sesso.
Il problema centrale delle nostre esistenze
era quello di organizzare in modo impeccabile
le nostre cene.
Arrivavano Letizia Paolozzi e Nanni Balestrini
Laura...