di Franz Krauspenhaar
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Usciti dalle auto, spalle depresse, malinconici
come sonde lunari, navighiamo per rotte di portineria.
Entrando pensiamo già al non da farsi.
E’ stata una giornata dura, di geli, di lampade spente.
Abbiamo bisogno di nuotare in una birra, in un biscotto,
in un rumore che sia caldo, di lana, rumore di tappeto.
Morsi contorti, lame e lapidi nella testa,
ancora, mentre sussultiamo felpati in ascensore.
Ci può aspettare una bionda stanca morta
o una bruna...