di Giovanni Oliva
Ho messo da parte le più tranquille e raffinate note pianistiche di Franz Liszt per riascoltare quelle caotiche e graffiate dei Taraf de Haidouks. Brani come Jalea Tiganilor (Lamento Zingaro), Rind de Hore (Suite di danze) ecc. Ho ballato da solo, chiuso nelle stanze vuote del mio studio, per scacciare la tristezza di questi giorni sciagurati. Ne ho avuto un certo beneficio. Ho vissuto diversi anni...