di Romano A. Fiocchi
Il libro è diviso in due parti: la prima, uno zibaldone dove affiorano «microstorie» per lo più bizzarre ma autentiche, personaggi strampalati, esponenti della «romanzeria nazionale», ballerine di flamenco, luoghi magici. La seconda parte ricostruisce invece il peregrinare che fece Permunian in compagnia della Leica di Mario Dondero tra i luoghi della Resistenza polesani.
(Il 22 ottobre è in uscita, per Ronzani Editore, Piccola antologia della peste volume ideato e curato da Francesco Permunian che raccoglie i testi di trentaquattro autori, tra poeti e narratori, corredato dai disegni di Roberto Abbiati. Il brano che segue è l'introduzione al libro del curatore che qui ringraziamo. G.B.)
di Francesco Permunian
Il battito d’ali di una farfalla
«Mentre Dio andava lentamente abbandonando il posto da cui aveva diretto...
di Francesco Permunian
Grande era stata perciò la sorpresa quando mi ero trovato per la prima volta di fronte suor Zenobia e la cosiddetta “banda delle ostie”, come mi ero ormai abituato a chiamare quel manipolo di suore che da qualche tempo accudivano mia sorella.
Che Eugenia, fin da ragazzina, avesse sempre nutrito una speciale devozione nei confronti degli ordini religiosi, di tutti gli ordini e le congregazioni religiose, questo non...
di Romano A. Fiocchi
Francesco Permunian, La Casa del Sollievo Mentale, Nutrimenti, 2011; La maison du soulagement mental, traduit de l’italien par Lise Chapuis, Éditions de l’Arbre Vengeur, 2015.
“Peut-être est-ce le vent descendu impétueusement des Alpes – il brouille les herbes des prairies et les humeurs féminines – qui remue le sang et l’esprit de certaines femmes du lac de Garde. Lorsque tante Arpalice, par exemple, fut frappée de cette...
di Romano A. Fiocchi
Francesco Permunian, Il gabinetto del dottor Kafka, Nutrimenti.
Il gabinetto del dottor Kafka non è un romanzo. Non è una raccolta di racconti. Non è un blog. Non è un libro di documenti fotografici. Non è un saggio. Nel frontespizio lo si definisce “Piccolo memoriale illustrato di ombre e fantasmi”. Nella “nota” finale di Daniele Giglioli lo si battezza come “La giostra dell’acchiappatopi”. Il titolo stesso del...
di Francesco Permunian
Girolamo Toppi (paròn Giro, come era noto nel paese e in tutto il circondario) aveva perciò l’abitudine di passeggiare in casa con passo felpato e guardingo, fidandosi poco anche di transitare da una stanza all’altra. Il semplice atto di aprire una porta costituiva un problema, visto che poteva spalancargli d’incanto abissi sconosciuti.
Le finestre erano chiuse da anni, il portone d’ingresso sbarrato e apribile soltanto dall’interno. Per uscire,...