di Francesca Reboli
C’è tutto il mondo
in questa faccia
gli ho detto una volta.
E lui subito
l’ha deformata in una smorfia.
Il mondo è brutto,
ho detto io.
Ma senza scampo
è tutto lì.
Dalla curva del sopracciglio
all’osso della guancia.
Nell’angolo del labbro
che rialza,
mostrando i denti.
______
Soffro della terra
del suo odore persistente.
Non me lo levo di dosso,
io che vorrei
essere essere volatile
trasparente
corrente
da sfiorargli appena la guancia.
Ho tanto sangue
nero
opaco pesante.
Ho questo colore
dentro
che fuori mi guardano
minuta
leggera trasparente
da dentro l’azzurro.
Che scherzo
questo chiaro dello...