di Gianni Biondillo
Flavio Santi, La primavera tarda ad arrivare, Mondadori, 2016, 306 pagine
Ora che anche un ottimo poeta come Flavio Santi s'è messo a scrivere gialli, le certezze granitiche di una certa critica paludata che ragiona a compartimenti stagni inizieranno a vacillare. Io, ovviamente, non ci trovo nulla di strano che un poeta scriva un romanzo, per lo più “di genere”. Se esiste una peculiarità del “giallo” italiano...
(ancora indecisi sul libro da regalare a Natale? Senza ombra di dubbio Aspettando Superman di Flavio Santi, pubblicato da Gaffi. Una - come scritto nel sottotitolo - "storia non convenzionale dei supereroi". Saggio colto e pop, divertente e profondo. Di seguito l'autore ci regala un capitolo e noi qui lo ringraziamo di cuore. G.B.)
I soliti noti: il supereroe italiano
di Flavio Santi
Forse il supereroismo era una specie di tossina, come...
Di notte c’è una pace meravigliosa
di Flavio Santi
A volte di notte faccio una pausa per lo spuntino di mezzanotte. E penso. Penso alle cose a cui non ho tempo di pensare di giorno. Stavolta penso alla trasmissione televisiva di Tano Dere, il Tano Show, e mi assalgono pensieri omicidi. Per fortuna durano poco, il tempo di spalmare lo stracchino su un pezzo di pane secco e di adagiarvi...
di Flavio Santi
Senza timore di smentita pensiamo di essere stati i primi pubblicamente (sul sito di pordenonelegge.it e su rivista) ad avere preso sul serio Giuseppe Genna quando molti facevano spallucce di fronte ai suoi pseudothriller, incapaci di vedere le orbite di senso che via via si inanellavano come implacabili segnaletiche dei nostri tempi “devastati e vili”, per citare un altro suo titolo di imminente riedizione. Adesso, com’è...
La carriera del poeta
di Flavio Santi
Strana la carriera del poeta. Strana soprattutto in Italia. Prendete ad es. uno come Simone Cattaneo. In Inghilterra o in America sarebbe una star, un poeta conteso da reading e salotti buoni, programmi tivù e seminari universitari. Che è quello che succede ai suoi colleghi Armitage – con cui condivide fra l’altro lo stesso nome – , Paul Muldoon e soci. Quello che...
di Flavio Santi
Come la lettera rubata di Poe, forse a dirlo chiaramente si rimane più nascosti e si rischia meno. A metterlo sotto il naso di tutti. Comunque senza giri di parole posso dire di avere partecipato a un piano per eliminare il presidente del governo signor Silvio Berlusconi.
In me il lato oscuro e quello raziocinante convivono a fatica, come due boxeur incarogniti, mi sento anarchico nelle ossa...
di Massimo Gezzi
Poeta in lingua e in dialetto friulano, autore di due romanzi profondamente diversi tra loro (il neo-espressionista Diario di bordo della rosa, peQuod 1999, e il gotico-morale L’eterna notte dei Bosconero, Rizzoli 2006), traduttore di antichi e moderni, saggista, filologo e recensore (sulle pagine di “Liberazione”), Santi occupa ora con La guerra civile in Italia (Sartorio 2008, € 13,50) un’altra casella nella tabella dei generi, quella...
di Flavio Santi
In questi ultimi mesi vari segnali ci invitano a riflettere sull’editoria moderna. Un romanzo (Il primo di Gaetano Cappelli, Marsilio), che racconta come un editor trasformi in oro tutta la “roba infame” che riceve; alcune dichiarazioni di Carla Benedetti dalle pagine dell’“Espresso” (“ci sono nell’aria inquietudini e vibrazioni che urtano contro i formati impoveriti della narrativa, oggi spacciati per i soli possibili”); le riflessioni...
È uscito “Politicamente Scorretto”, il sesto numero di Vertigine, il periodico di scrittura e critica letteraria curato da Rossano Astremo. “Politicamente Scorretto” offre il suo punto di vista sull’Italia d’oggi e non solo, e lo fa raccogliendo l’intervento di dodici autori, Giordano Meacci, Luciano Pagano, Flavio Santi, Gianluca Morozzi, Laura Pugno, Cristiano de Majo, Elisabetta Liguori, Andrea Inglese, Sergio Rotino, Davide Bregola, Elio Paoloni, Gianluca Gigliozzi.
Ad esclusione delle...
(ovvero: il dialetto è morto?; ovvero: il dialetto è poi così inutile?)
di Flavio Santi
(Flavio Santi mi invia una sorta di replica a un commento circostanziato indirizzato al suo testo. Più che una replica mi sembra una postilla necessaria alla sua scelta di scrivere in friulano. Gli irritati dai dialetti - o dalle lingue minori - avranno pane per i loro denti. La sua riflessione tocca anche la prosa, e...
Di Flavio Santi
Tornâ dîs ains daspò
’l sô amôr ’vee piardût
dutes les fuees
e cuant ai tucât te puarte
mi a aviert un frutin,
che frutin che a mi non me ’vee dât,
sigûr, iò a eri scjampât, lât vie,
Iugo, Croassie, Bosnie, Montenêgr,
dute le zingarìe dal mont
par la construsion d’un anarcjc:
vo’ a stavis chi, incapacs di revolusions.
E devant chele muse frutine
mi disevi cu le vangje dal dubi:
«Dongje di noatri la Iugo a l’a ût...