di Flavia Ganzenua
Io sono il mio labirinto e mi cibo di chi ci si perde.
Disobbedisci, ruba il sale e scappa, di corsa, sotto il letto. Accucciati e resta lì. Tua madre sbraita, si china a terra, e ti cerca a tentoni. Tu scalci, le mordi la mano se non sa come ti deve toccare, se ancora non ha imparato. Scalci, ma poi ti lasci prendere perché sai che in...
di Flavia Ganzenua
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
Franco Battiato, E ti vengo a cercare
Che stai facendo?
Leggo, e tu?
Domenica ci vediamo? Cinema?
Ti chiamo io.
Dico e metto giù. È notte, è giorno, è mattina, è la solita ora in cui mi telefona sempre, da quando vivo qui. Lui, l’uomo scampato al disastro, mi chiama, si accende una sigaretta, e so che pensa a tutto tranne che...
di Flavia Ganzenua
Vado a trovare mio padre una volta alla settimana, di domenica, come tutti. Solo che io lavoro a casa e non ho famiglia. Potrei passare più spesso. E’ che questo posto è sigillato ermeticamente. E’ strizzato, compresso, consuma poca aria, scade lentamente.
Ho tutto il tempo del mondo, penso ogni volta che finisce l’orario di vista.
Ci vengo volentieri, qui si sta bene. E’ un...