di Edoardo Camurri
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Viviamo in tempi interessanti. La tecnologia sta portando alle estreme conseguenze, con risultati paradossali e paralizzanti, alcuni miti e concetti fondativi (identità, anima, libertà, tempo, morte) e quello che ci appare dinanzi, in estrema sintesi, assomiglia al paesaggio di una guerra spirituale che – con sprezzo dell’ingenuità – potremmo definire come una battaglia tra le forze dell’apertura e le forze della chiusura. La geopolitica dei primi del...
di Bianca Battilocchi
Ma lo ‘sbaglio’ non sarebbe che del tutto carente senza il ‘vagabondaggio’,
cioè senza il labirinto, ma, sia chiaro, un labirinto incoerente,
cioè un labirinto che non ha fine, non ha uscite, non ha entrate
(si entra dove si vuole, anzi si è già dentro) un labirinto che genera labirinto.
(Giorgio Manganelli, Discorso dell’ombra e dello stemma, 1982)
In occasione dei recenti eventi organizzati a Dublino per celebrare Bloomsday – che cade...
notte dopo notte navigando nel silenzio...
Isobel...
occhi di boschi selvaggi e capelli di primula,
nella quiete,
tutti i boschi così selvaggi,
in malva di muschio e rugiada di lauri
Leggo in ritardo, da Marco Giovenale, della scomparsa di Luigi Schenoni:
Luigi Schenoni, il geniale traduttore italiano di Finnegans Wake, è venuto a mancare in questi giorni. Qui di séguito il link a un file pdf che ospita il n.2 della rivista “Carte Scoperte” (issue 2), con sue annotazioni dal Joycentenary del 1982: http://www.gianpaologuerini.it/b_aboutyou/2_guests/pdf/_carte_scoperte.pdf
(thanks to Gian Paolo Guerini for sharing)
Segnalo anche il bel dossier allestito da Giorgio Di Costanzo.