di Federico Federici
(dintorni: topografie, corsivo)
Rimandata la partenza.
Senza indizi. Senza inizio
i dirupi, l'abitato, il campo.
Per segnarlo o cancellarlo
sulla carta ogni luogo è
un altro, ogni casa tronco.
Siamo già nel bosco?
***
(la casa cantoniera)
Pochi passi al muro
ben piantato in terra.
Ha pulito la radura l'ascia,
corre a filo d'erba il vento.
Non si penetra nell'ombra.
Entra in noi l'ombra del bosco.
***
(presso una casella sul pendio)
La radice sotto i piedi
penetra nel mondo.
Sembra quasi che sia
lì tra i sassi...
L'Ulisse, rivista monografica di poesia, arti e scritture diretta da Alessandro Broggi, Stefano Salvi e Italo Testa
NUMERO 16: Nuove metriche. Ritmi, versi e vincoli nella poesia contemporanea
INDICE
Editoriale di Stefano Salvi
IL DIBATTITO
PERCORSI ITALIANI
Pier Paolo Pasolini
di Caterina Verbaro
Franco Fortini e Giuliano Mesa
di Bernardo De Luca
Corrado Costa
di Gian Luca Picconi
Franco Buffoni
di Lorenzo Marchese
Mario Benedetti
di Fabio Magro
Marco Ceriani
di Anna Bellato
Camillo Capolongo
di Rino Ferrante
Giovanna Frene e Italo Testa
di Elisa Vignali
Massimo Bonifazio e Maxime Cella di...
di David Nettleingham e Christopher Hobday
studio e traduzione a cura di Federico Federici
*
Strange fruit
Scritto nell’arco di un anno, Adage Adagio, uscito originariamente in Inghilterra nel 2009 per The Conversation Paperpress, è un dialogo in versi tra due poeti di formazione diversa: David Nettleingham, ricercatore e insegnante di sociologia presso l'Università del Kent e Christopher Hobday, specializzatosi in Letteratura inglese e americana presso la stessa Università in Canterbury.
L'ispirazione per questo...
di Federico Federici
premi qui, fai luce,
non la prima che fu
luce appena che fu detta
e giorno e tenebra la notte
e che finisca il buio
sul perimetro dei muri
e ti sia dato tempo un giorno
in parti marginali della stanza
distingui firmamenti e terre,
il sopra e il sotto i cieli,
separa dai soffitti i pavimenti,
un solo lembo unito
l'altro lato dello spazio
raduna sedimenti
e rimanenze scure,
le masse senza forma,
reminiscenza vuota
alla parola...