di Ornella Tajani
Domestici, familiari, quasi innocui. È il ritratto dei Fantasmi dell’aldiquà che popolano i racconti di Luca Ricci (Napoli, La scuola di Pitagora, 2014), fantasmi d’intérieur che si aggirano in paesaggi privi di una connotazione geografica precisa. L’io narrante e polimorfo mangia sandwich e dipinge staccionate, prende il sole sul prato e sogna piscine in stile David Hockney, prepara biscotti di Halloween e descrive pomeriggi dal sapore di...