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fantascienza

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“Tales from the Loop”: una tragedia non riconosciuta

di Lorenzo Graziani
Qualsiasi sia la piattaforma, la regola aurea che orienta la scelta è sempre la stessa: se sei in dubbio, scegli fantascienza. Non è infallibile, ma sicuramente rodata: mi conosco abbastanza bene da sapere che preferisco un mediocre show di fantascienza a un mediocre show di qualsiasi altro tipo.

Milano sotto controllo. Riflessioni sparse su «Il cavallo venduto» di Giorgio Scerbanenco

di Daniele Comberiati Ho vissuto anch’io, come quasi tutt*, momenti di preoccupazione nelle ultime settimane. Dati confusi, cifre non immediatamente comprensibili, esperti o presunti tali che si contraddicevano costantemente. E una paura (anche) irrazionale, per me stesso e per amici, amiche e familiari. Poi, in un tempo che può essere sembrato breve o lungo rispetto alle condizioni di confinamento – ma in generale abbastanza lungo, anche per i più privilegiati –...

Il grande vuoto. «L’isola delle madri» di Maria Rosa Cutrufelli

di Daniele Comberiati Vi è una linea lunga e spessa – anche se tortuosa e non sempre diretta – che unisce L’isola delle madri di Maria Rosa Cutrufelli ad altre narrazioni contemporanee femminili (o femministe, come le ha definite Silvia Contarini su queste stesse pagine) di fantascienza. Il gambo più visibile, certamente, rimane The Handmaid’s Tales di Margaret Atwood, per le riflessioni sulla maternità e per aver utilizzato nei suoi...

«Avrai i miei occhi», di Nicoletta Vallorani

Da oltre un decennio, il fenomeno letterario e editoriale è «macroscopico» (per riprendere Carla Benedetti): (auto)biografie, reportage, memorie, cronache, inchieste, testimonianze, basta siano storie vere, fattuali, reali, ed esibiscano pegni documentari della loro autenticità, si rivendichino vissute, esperite. Io c'ero. Io so. Eppure, a dire qualcosa sul mondo, qualcosa di importante e di altrettanto vero, è anche un'altra letteratura, quella in cui predominano immaginario, invenzione, creazione, fantasia. Ne è...

Juggernaut

 di Gianni Biondillo Alan D. Altieri, Juggernaut, TEA, 2013, 251 pag.   I veri scrittori sono sempre ossessionati da qualcosa. Le storie sono solo espedienti per espettorare dal buio di sé le angosce più profonde e inconfessabili. Tutto si può dire di Alan D. Altieri tranne che sia uno scrittore parco, minimalista, senza sangue. Sono trent’anni che, viaggiando nel tempo e nello spazio, scrivendo saghe storiche, contemporanee o fantascientifiche, Altieri contempla l’Apocalisse....

Note all’edizione italiana di Expanded Cinema di Gene Youngblood: un glossario minimale

di Francesco Monico Cinema Espanso è la traduzione italiana del termine composto inglese Expanded Cinema. Il significato sta nella relazione tra due parole in cui la seconda è oggi la più chiara: espanso deriva da espandere, un verbo transitivo che deriva dal  latino 'ex', che sta per “fuori”, e  'pândere' che vuol significare “allargare”, “diffondere”, “ingrandire”, la magnitudo del fenomeno. Infatti oggi l'esplosione informatica sta espandendo le relazioni tra le...

video arte #20 – floris kaayk

http://www.youtube.com/watch?v=mH6lg2F3EiI Floris Kaayk, The Order Electrus, 2005. http://vimeo.com/51198548 Floris Kaayk, The Origin of Creatures, 2010.

video arte #10 – david lynch

http://www.youtube.com/watch?v=jjQ99gMIEM8&feature=related David Lynch, 1995; da: Lumière and Company.

La jetée

La Jetée (1962) di ElMariachi333

it’s only blogging but i like it #4

Movies In Frames (science fiction edit)

Per un uso poetico di Kubrick

a Roma, sabato 26 febbraio 2011, alle ore 19:30 presso il centro culturale La camera verde, via Miani 20 presentazione del libro Quando Kubrick inventò la fantascienza - Quattro capricci su 2001 Odissea nello spazio - di Andrea Inglese (Collana Visioni dal Cinematografo)

T & T

di Manfredi Bortoluzzi -Prego signore si accomodi, in cosa posso esserle utile? -Ho bisogno che fermiate il tempo. -Come dice, prego? -Va troppo in fretta. -Temo che abbia sbagliato posto signore. Perché non si rivolge all’agenzia qui di fronte? -Ah, certo mi scusi. Grazie, grazie mille. L’uomo prese il cappello dalla sedia accanto e si alzò avviandosi lentamente verso l’uscita. L’agente di sicurezza gli aprì la porta inclinando leggermente la testa e l’uomo rispose salutando con...

da “Quando Kubrick inventò la fantascienza”

KUBRICK di Andrea Inglese L'autista di Kubrick sta guidando nervosamente per una stradina asfaltata della Cornovaglia. Kubrick, seduto sul sedile posteriore, agita la testa da un lato e dall'altro, gettando occhiate angosciate dai finestrini. Indossa un casco da football americano e grida all'autista: “Cristo, non superare i cinquanta! Non superare i cinquanta per nessun motivo!” L'autista di Kubrick è abituato a tenere l'auto sui quaranta. Non è questa raccomandazione che lo...

261 posti dove non posso andare

di Gherardo Bortolotti 31. l’ossario oscuro 32. il santuario del non-morto 33. la dannata torre dei demoni 34. il torrione delle tempeste celesti 35. il pozzo degli assassini 36. il campo del terrore 37. lo stagno del panico elettrico deroose 38. le sale del pericolo incantato 39. il reliquiario mistico dei diavoli di cobalto 40. la valle vivente 41. la nebulosa fantastica 42. la colonia del potere 43. l’astronave alterata 44. l’abisso magico 45. la galera degli dei mostruosi 46. il sanguinoso dominio del re fai 47. il sistema delle donne-uccello 48. il planetoide dei robot cadavere 49. il deserto del dio di sangue 50. il circo delle ossa...

Credere, obbedire, combattere (di quando l’esercito scendeva per strada)

di Francesca Matteoni Il 4 agosto è sempre stato un giorno speciale per me: in questa data nel 1792 nasceva infatti nel Sussex Percy Bysshe Shelley, il poeta romantico che amavo da ragazzina. Avevo circa tredici anni - dopo aver letto Ode to the West Wind su una vecchia antologia liceale, mia madre mi regalò un’edizione italiana delle sue poesie con traduzione di Roberto Sanesi. Nella mia fantasia Shelley divenne...

Dark City

di Mauro Baldrati Questo è il mio primo lavoro politico. Ed è, forse, il più rischioso di tutta la mia carriera. I lavori politici di solito vengono portati a termine dalle stesse organizzazioni, che utilizzano uomini loro. Raramente ricorrono a un professionista. In questo caso, però, c’era bisogno di un’alta specializzazione. Questa almeno è la motivazione ufficiale. In realtà la Resistenza ha bisogno di una figura esterna, uno straniero che,...
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