di Fabrizio Pelli Con un tintinnio si rompe il moschettone e lei precipita al chiodo di sotto. La gamba, assediata, rimane fra la parete e il suo corpicino — corpicino che schiaccia l’osso. Si rompe senza un rumore. L’urlo cade, pietra, lungo la parete e rimbalza nella valle
Soul Kitchen
di
Fabrizio Pelli
Quando il medico gli prescrisse per la prima volta l’acido valproico, F., paziente bipolare, non aveva programmato di sentirsi così sereno. Grazie a una sgangherata epifania, si era convinto di non essere altro che un malato come un altro; ché se esisteva un farmaco per curarsi, allora una malattia della mente non era diversa da quelle della pelle, dei reni o del fegato.
«Dotto’, mi sento già meglio,...
di Fabrizio Pelli "Vedendo la compagna maestra sfregiata dalle voci, come sassate, dei tradizionalisti – così si facevano chiamare i genitori guidati da Paladini – avevano preso le sue parti. Un parlamento: ecco cos’era diventato quel gruppo quel pomeriggio. Un parlamento impegolato che aveva fatto canticchiare come uccellini i cellulari di trenta persone per un pomeriggio intero."