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eros

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Amore e scienza della fine dell’amore

di Andrea Inglese
Quando mi sono reso conto con sufficiente sicurezza, in virtù di varie prove ogni giorno ripetute e di ogni genere, che io e Hélène ci amavamo, che sì davvero io amavo Hélène, ed Hélène amava me, proprio allora ho cominciato a prepararmi alla fine, alla fine dell'amore, alla totale distruzione dell'amore, al grande falò, all'abbandono...

Una lettura de “Il cane di Pavlov” di Frungillo

di Francesco Filia Il cane di Pavlov (resoconto di una perizia), Edizioni D’If , 2013 - ultima opera di Vincenzo Frungillo - è un’altra magnifica esplorazione nel rapporto tra bios e storia, questa volta visto nell’ottica del rapporto tra eros e scienza, o, meglio, apparato tecnico-scientifico. La scienza che si trasforma in apparato tecnologico è parallela all’eros che si trasforma in pornografia, nelle prime c’è una dimensione dell’uomo nella sua...

L’eros estinto della commedia statunitense

di Andrea Inglese Prendiamo due commedie statunitensi prodotte nel 2009: Tra le nuvole (Up in the air) e I Jones (The Joneses). La prima, patinata e abbastanza noiosa, con George Clooney come protagonista, ha avuto un certo successo; la seconda, passata più in sordina, possiede un tono più aspro e vivace. In entrambe giunge ad espressione, nella forma depurata e onirica di cui il cinema statunitense è maestro, una contraddizione...

Sex in the Cité

Immagine di Man Ray Brano tratto da "il delta di Venere" di Anaïs Nin, Bompiani, Traduzione di Delfina Vezzoli; "Caro collezionista, noi la odiamo. II sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un'ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di chiunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all'emozione, all'appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che...

Houellebecq. Appunti di lettura

di Massimo Rizzante L'al di là dell'amore Su Piattaforma di Michel Houellebecq È falso sostenere che gli esseri umani siano unici, che siano portatori di una loro singolarità insostituibile; per quello che mi riguarda, in ogni caso, io non percepivo nessuna traccia di questa singolarità. Queste parole sono pronunciate in uno dei primi capitoli della seconda parte del terzo romanzo di Houellebecq, Piattaforma (2001), dal narratore e protagonista Michel, quarantenne funzionario contabile del...
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