di
Stefano Felici
Breve prologo per stare al gioco
Amleto, scampato al tragico epilogo,
vive ormai da tempo imprecisato a Roma sud,
in un monolocale, e una sera, a tanto per non annoiarsi,
si ritrova a fare un lezioso ego-surfing, col suo tablet,
su un portale di cinema.
Arrivo al fondo dell'elenco con un solo e velocissimo colpo dito-polso; i titoli dei film scorrono saettanti uno dopo l'altro, dal basso: le locandine e le stelle da...
di Giovanni Dozzini
Enrique Vila-Matas poteva scrivere questo libro in un altro momento della sua vita, uno qualsiasi, purché fosse diverso da quello in cui l’ha scritto, e cioè un paio d’anni fa, il tempo sufficiente perché la sua casa editrice italiana, Feltrinelli, lo pubblicasse proprio adesso, proprio in questi giorni. Mi avrebbe risparmiato un bel po’ di ansia, Vila-Matas, perché la storia che racconta in Kassel non invita alla...
di Davide Orecchio
Sergio Pitol compie 80 anni. Fioccano gli articoli e gli omaggi al più colto ed erudito degli scrittori messicani viventi, traduttore di Conrad, Gombrowicz, Nabokov, Austen e James, tra i primi a sperimentare l’autofiction, autore di racconti perfetti, romanzi indimenticabili, biografie letterarie, diari di viaggio. Un creatore di generi e “maestro involontario”, come riconosce lo spagnolo Enrique Vila-Matas:
“Pitol mi ha aperto porte, mi ha mostrato sentieri della...
di Giovanni Dozzini
Ho come l’impressione che a Enrique Vila-Matas, il vertiginoso scrittore spagnolo, la storia che sto per raccontare, con i suoi molteplici intrecci tra letteratura e vita, piacerebbe moltissimo. Intendiamoci, non è che significhi molto. E con ciò intendo dire che non si tratta di una di quelle vicende che reclamano attenzione per il semplice fatto di apparire così come appaiono alla totalità della gente, vicende fatte di...
di Elena Stancanelli
Mi piacerebbe riuscire a rendere con le parole tutti quei silenzi. Il modo in cui, alla fine di una frase, Enrique Vila-Matas si fermava e mi guardava senza parlare, con i suoi occhi grandissimi. E quando finalmente mi decidevo io a dire qualcosa, lui mi interrompeva e, dal profondo del suo semplice stare, mi diceva una cosa sublime. Non si deve mai tornare su una storia d’amore...
recensione per la quale è necessario avere letto il libro
di Gianluca Cataldo
«“È mia opinione che il mestiere dell’opinionista non sia un mestiere”. Così esordiva Manuel Faltausencia in un suo vecchio saggio del 1991, apparso per la prima volta nella rivista madrilena Claves de razón práctica. E non ho alcuno motivo per non credere alla buonafede del suo gioco di parole, del suo inganno. Ortega y Gasset aggiungeva, molto tempo...
A proposito del romanzo Dublinesque di Enrique Vila-Matas
di
Francesco Forlani
Qualche tempo fa, discutendo con una mia amica scrittrice e blogger, Loredana Lipperini, di rete e siti vari, tastandoci il polso per verificare lo stato della fiducia di entrambi nelle capacità del mezzo di produrre messaggi di una qualche importanza, mi manifestava, non senza rammarico, la sua difficoltà a venire sul sito Nazione Indiana. Quel che la tratteneva dal farlo non...
di Tommaso Pincio
Stando a un vecchio mito circolante tra gli scrittori, ci sarebbero romanzi che reclamano d'essere scritti. Vale a dire, romanzi in cerca d'autore. Questo genere di romanzi, il cui grado di diffusione non è dato conoscere, risparmierebbe agli scrittori l'incombenza per nulla secondaria di trovare un buon argomento intorno al quale imbastire una storia. In pratica funzionerebbe così: lo scrittore se ne sta tranquillo per i fatti...
Ora pro Anobii
di
effeffe
Un libro come un' urna per le ceneri elette
L'originale di Laura
Di Vladimir Nabokov, Anna Raffetto (Traduttore), Dmitri Nabokov (Curatore)
Dalle prefazione del figlio Dimitri, il racconto dell'atelier del padre, delle cadute pericolose, si aprono misteriose pagine di una Letteratura assoluta, un romanzo incompiuto- ma quale romanzo non lo è?- che è una partita a scacchi con la morte, e dove la follia di una mossa, indovinata o meno,...