di Emanuele Kraushaar
Io sono A.
Una volta ho chiesto a mia madre perché mi avesse chiamato così.
Non ha detto niente ed è scoppiata a ridere.
Ricordo la sua bocca che si apriva e i suoi denti bianchissimi.
di Emanuele Kraushaar
Paoletta me la ricordo bene. Era mora e piccola. Era più bella delle altre di molte volte.
Anche era più silenziosa delle altre.
Era un giro avanti a tutte e io nel bosco col fazzoletto al collo mi ero innamorato di lei, e lei mi aveva chiamato con il nome di un altro e allora io nel bosco le avevo risposto che non ero lui, perché avevo paura che...
Mi chiamo Damiano. Ho 28 anni e non me ne frega una cazzo di niente.
Da quando sono stato tronista a Uomini e Donne ancora di più non me ne frega un cazzo di niente.
Tutti mi cercano adesso, vogliono uscire con me, mi aggiungono come amico su Facebook.
Ho grandi possibilità lavorative in televisione, tutte le ragazze in discoteca mi si buttano addosso, mi lasciano il loro numero di cellulare.
Tutti mi...
di Emanuele Kraushaar
La palla
La cosa che più mi riusciva fare nella vita era la palla.
Mia moglie l’ho conquistata così. Attorcigliandomi su me stesso, con la testa attaccata al sedere e rotolandomi per la strada, veloce e senza sbavature.
Luminoso.
Ero così quando facevo la palla.
Mia moglie mi chiedeva sempre di fare la palla, quando stavamo in giardino e giocavamo con la nostra cagnolina Lisistrata.
Come correva Lisi quando facevo la...
Metromorfosi 27
infocritica free-magazine
musica, cinema, teatro, arte, scrittura, tic
in distribuzione gratuita in oltre 100 punti a Roma e dintorni
è anche leggibile e scaricabile su www.metromorfosi.com
In questo numero:
Peter Murphy
Adius, Piero Ciampi e altre storie
Premio Via Vittoria
Autunno all'Opera, aspettando Muti
Tornano Greco e Kyliàn al Teatro Valle
Viaggio nella coscienza del rock
Masculin Féminin
Il Cinecontorsionista
Romics
Il cattivo tenente di Werner Herzog
Masked - Legami di sangue
Intervista ai Santasangre
Campolungo - L'orizzone sensibile del contemporaneo
La corsa - Villa...
di Emanuele Kraushaar
15-0
Giochi la tua partita
in coppia contro di me
il vento dice: “palla fuori”
tu pieghi le gambe e pieghi
il vestito. Vorrei mordere
il tuo inchino e la mia gelosia,
spaccare la racchetta
in mezzo al campo
spaccare anche la mia fragilità
di amante sottovetro.
30-0
Scappare
sotto rete
ma sotto rete
si attacca
fuggire
l’attacco, la gamba
è tesa, poi piegata,
il braccio avvolge
il cielo come un’ala bianca.
Arancione è un colore
dove il colore non era.
30-15
Quel rovescio micidiale,
scure di luce che colpisce
la linea bianca...